Zafferana Etnea, intervista al candidato Angelo Di Mauro «Non ho simboli ma resto vicino ai partiti di centrodestra»

Angelo Di Mauro, il 56enne agente immobiliare ex Udc, è uno dei quattro partecipanti alla competizione elettorale per le Amministrative del prossimo 28 aprile a Zafferana Etnea. Di Mauro più di dieci anni fa si era candidato al consiglio provinciale tra i centristi, adesso per le Comunali si presenta appoggiato dalla lista civica Insieme per Zafferana che orbita nell’area del centrodestra. A correre per la poltrona di primo cittadino, oltre a lui, ci sono anche Rosaria CocoSalvatore RussoCarmela Scuderi.

Le elezioni alla fine non sono state rimandate, ma a Zafferana le si sta vivendo in un clima di post-terremoto. Il sisma di magnitudo 4.8 della notte di Santo Stefano ha lasciato segni profondi nel territorio. Da primo cittadino, quali sarebbero le sue mosse in un’ottica di ricostruzione?
Dopo il 1984, lo scorso dicembre, abbiamo rivissuto lo stesso dramma. Adesso siamo fermi nella fase in cui devono arrivare i fondi che sono già stati destinati al nostro territorio. Prima di allora non possiamo e non dobbiamo illudere le persone, specie quelle che hanno perso le proprie case e, in questo momento, vivono ancora negli alberghi. Senza soldi è difficile riuscire a programmare delle azioni ma, tutto sommato, siamo a buon punto perché l’iter burocratico è già stato velocizzato. Quando avremo i fondi, si può partire per ricostruire tutto. 

Zafferana è celebre per la popolare manifestazione enogastronomica dell’Ottobrata. Quali sono le sue idee per migliorarla? Nel 2017, sono state distrutte dalle fiamme tre auto riconducibili ad alcuni esponenti del comitato organizzatore. Si è parlato di matrice intimidatoria. Come si può escludere la possibilità di infiltrazioni della criminalità nella manifestazione?
Sono stato vice presidente del comitato dal 2009 al 2014, poi mi sono dimesso per questioni familiari ma, negli anni, ho visto crescere la kermesse. Adesso, è diventata una vetrina importante che fa registrare molte presenze di turisti e cittadini dei territori limitrofi. Si è studiato di fare lo stand unico per una ragioni di igiene e di ordine. L’idea è sempre stata quella di valorizzare i nostri prodotti tipici locali anche facendo dei gemellaggi con altre città in Italia. La nostra idea di ora sarebbe fare diventare l’Ottobrata una manifestazione che duri un mese intero per una maggiore offerta turistica. La cosa fondamentale è che torni a essere una manifestazione tutta zafferanese.

Il miele è il prodotto più rappresentativo del territorio zafferanese eppure non è ancora un marchio Dop. Negli ultimi anni, sono emersi casi di etichette bluff nei supermercati – con barattoli che nella città pedemontana vengono solo confezionati ma contengono mieli di origine cinese, spagnola o ungherese. Cosa farebbe lei per garantire la tutela del marchio da parte di un consorzio?
Nel nostro territorio abbiamo più di 1200 apicultori che soddisfano il 33 per cento del fabbisogno nazionale di miele. Tra i miei progetti c’è quello di organizzare a maggio una manifestazione in piazza tutta dedicata a questo prodotto e ai suoi derivati. Il marchio Dop è un obiettivo al quale si lavora già da tempo e, nel frattempo, diversi apicoltori locali si sono già messi insieme per potere tutelare meglio questo nostro patrimonio.

Il suo nome era stato affiancato ai loghi di Forza Italia e Lega. La concessione del simbolo della Lega è poi stata smentita. Che cosa è successo? Come sono andate le cose?
Io sono nell’area del centrodestra, vicino a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. La questione delle concessioni dei simboli dipende dal numero di residenti del Comune: in pratica, le possono avere soltanto quelli che superano i 10mila abitanti. Con questi partiti non abbiamo mai avuto scontri e il loro appoggio al gruppo guidato da me è sempre rimasto, tanto che in lista ho anche l’aspirante consigliere Giuseppe Lavagna – catanese, del circolo Lega Ruggero I, ndr – che nel territorio rappresenta la Lega. 

Da ex Udc, come mai ha scelto di correre con una lista civica che, peraltro, conta solo nove aspiranti consiglieri?
Non è un mistero che io sia nell’area del centrodestra. Sul numero di componenti della lista, c’è da dire che una ragazza all’ultimo momento ha deciso di ritirarsi senza darci spiegazione. In ogni caso, adesso, siamo nel pieno della competizione senza nulla in meno rispetto agli altri che stanno correndo con una lista completa. Ci siamo legati le scarpe un po’ più strette per correre più veloci. Comunque vada sarà un successo. 


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