Confermata la misura cautelare per l'ex presidente della compagnia aerea. A tornare in libertà è invece l'altro dirigente. Entrambi, insieme ad Angelo Vitaliti, sono accusati di bancarotta fraudolenta in seguito all'operazione condotta dalla procura di Catania e denominata Icaro
Windjet, Pulvirenti rimane agli arresti domiciliari Torna libero l’amministratore Stefano Rantuccio
La decisione è stata presa dal gip di Catania Giuliana Sammartino che ha rigettato l’istanza presentata dal legale dell’ex patron del Catania Calcio e accolto quella del manager suo collaboratore, nell’ambito dell’inchiesta che vede i vertici della società imputati per il reato di bancarotta fraudolenta. Nel marzo scorso, la stesso gip, aveva disposto un ulteriore sequestro milionario su un conto in Svizzera intestato a Pulvirenti.
Nella ricostruzione degli investigatori, il milione di euro restituito dalla Wind Jet come rimborso del finanziamento effettuato da una società elvetica, era di fatto tornato nel patrimonio del proprietario della compagnia. Sulla base di questi dati, confermati in sede di interrogatorio di garanzia dallo stesso Pulvirenti – la Procura etnea ha ritenuto di configurare il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione anche a carico di Rantuccio e Angelo Agatino Vitaliti.
La difesa di Pulvirenti, ritiene invece che il milione sequestrato fosse legittimamente detenuto in Svizzera. E che tutta la vicenda dimostri «l’impegno della proprietà di Wind Jet per sostenerne l’attività».