28 giugno 2012-ieri, in una giornata impreziosita (uhm), a wimbledon, dalla presenza dell'erede al trono dei windsor e gentile consorte, il palcoscenico del centre court ha ospitato persino un italianuzzo, l'ultimo rimasto in gara, al cospetto di uno che del re ha forse meno notorietà, ma non può certo invidiargli stile ed eleganza, roger federer, nientemeno. Il nostro fognini, uno che ha un carattere così gentile e modi così urbani da essere stato soprannominato "la fogna", vestito di bianco come vuole la tradizione e con la sua barbetta nera è apparso subito spaesato tra tanti quarti di nobiltà.
Wimbledon tra Federer e pioggia
28 Giugno 2012-Ieri, in una giornata impreziosita (uhm), a Wimbledon, dalla presenza dell’erede al trono dei Windsor e gentile consorte, il palcoscenico del centre court ha ospitato persino un italianuzzo, l’ultimo rimasto in gara, al cospetto di uno che del re ha forse meno notorietà, ma non può certo invidiargli stile ed eleganza, Roger Federer, nientemeno. Il nostro Fognini, uno che ha un carattere così gentile e modi così urbani da essere stato soprannominato “la Fogna”, vestito di bianco come vuole la tradizione e con la sua barbetta nera è apparso subito spaesato tra tanti quarti di nobiltà.
Break in avvio, in un amen si è trovato sotto 6/1. Compreso in fretta l’andazzo della partita, invece di andare fuori di testa come tante altre volte ci ha mostrato di saper fare: Fognini ha infatti deciso di essere rispettoso del campo, del ruolo e di cotanto regale avversario. Ha quindi regalato qui e lì colpi tanto spettacolari quanto estemporanei offrendosi al rivale nella sua versione buonista, quella di chi non vuole rovinare una festa.
La breve partita è così filata via in modo non troppo noioso, nonostante il risultato non sia ovviamente mai stato in discussione, e ha persino regalato un brivido al pubblico adorante quando Federer è addirittura scivolato per recuperare un bel rovescio in lungo linea del nostro paesano. I due, ormai amici, si sono abbracciati a lungo alla fine e si sono addirittura prodotti in un inchino rivolti verso il palco reale. Roba d’altri tempi.
E visto che eravamo scivolati nel secolo scorso la pioggia ha pensato bene di recitare la propria parte, interrompendo i match per un paio d’ore. Questo ha dato modo agli organizzatori di mostrare al mondo la propria grande capacità organizzativa – rapidissimi a coprire il campo – e di stare al passo con la modernità: 20 minuti dopo si poteva ricominciare sotto un tetto con un’illuminazione tale da dare la sensazione che fuori ci fosse il sole.
Al ritorno dallo scroscione abbiamo trovato una bella sorpresa. La ragazzina che aveva fatto fuori rapidamente la Pennetta, Camila (con una sola “l”) Giorgi, ha riservato lo stesso trattamento anche alla georgiana Tatishvili.
Ma come sin troppo facilmente avevamo annunciato, la sorpresa della giornata ha riguardato quella testa matta di Gulbis. Sontuoso nello sbattere fuori Berdych è bastato un polacco in vena di sacrifici per trascinarlo al quinto set. Lì, probabilmente stufo di aver perso tanto tempo in un campo da tennis, il lettone ha fatto finta di voler rimanere in partita per arrendersi per 9-7.
Da quella parte, che è quella di Djokovic, si apre un buco di tabellone niente male, nel quale dovrebbe alla fine infilarsi Gasquet. Ricordata l’eliminazione della cinese Na Li, una che forse ha un po’ perso la voglia di soffrire sul campo, speriamo che oggi sia un giorno migliore.
di Roberto Salerno
Foto di Roger Federer tratta da qnm.it