Sarebbe avvenuto tra le 20 e le 22 di ieri il femminicidio di Giovanna Bonsignore. La donna di 44 anni che è stata uccisa a Villabate, in provincia di Palermo, dall’ex compagno 41enne Salvatore Patinella che poi si è suicidato utilizzando la stessa arma: un bisturi. L’uomo, che era un operatore socio-sanitario dell’ospedale di Partinico, ha […]
Villabate: un bisturi l’arma del femminicidio-suicidio. «Non riusciamo a credere sia finita così»
Sarebbe avvenuto tra le 20 e le 22 di ieri il femminicidio di Giovanna Bonsignore. La donna di 44 anni che è stata uccisa a Villabate, in provincia di Palermo, dall’ex compagno 41enne Salvatore Patinella che poi si è suicidato utilizzando la stessa arma: un bisturi. L’uomo, che era un operatore socio-sanitario dell’ospedale di Partinico, ha prima colpito la donna con diversi fendenti e dopo si è tolto la vita. Quando sono arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato i due cadaveri in una pozza di sangue.
Sullo sfondo ci sarebbe una relazione di diversi anni interrotta da circa un mese con continui litigi. A fare scattare l’allarme è stato un post su Facebook in cui l’uomo annunciava che stava per compiere un «gesto atroce» chiedendo scusa a tutti. Anche alla figlia che la donna aveva avuto da un precedente rapporto e che, ieri sera, non si trovava in casa. Ad allertare i carabinieri è stato un amico della coppia che ha letto il contenuto sui social di Patinella, pubblicato forse dopo l’uccisione della donna. I cadaveri sono stati portati all’istituto di Medicina legale del Policlinico per eseguire l’autopsia disposta dalla procura. I militari, in queste ore, hanno già sentito vicini di casa e amici della coppia.
«La nostra comunità è sconvolta – ha detto il sindaco di Villabate Gaetano Di Chiara commentando l’omicidio-suicidio avvenuto ieri sera all’interno dell’appartamento in via Giovanna D’Arco – Conoscevamo tutti Giovanna Bonsignore, una donna da anni impegnata nel sociale che ha avuto un ruolo importante nel periodo della pandemia. Si è candidata due volte al Consiglio comunale. Una donna che amava la vita e si prodigava per i più deboli. Non meritava la fine che ha fatto», ha aggiunto il primo cittadino che conosceva la vittima «da oltre vent’anni. Siamo davvero tutti distrutti. Questa sera in segno di lutto spegnerò le luminarie accese in occasione delle festività natalizie e proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali».
Intanto per questa sera i volontari dell’associazione Archè, di cui anche Giovanna Bonsignore faceva parte, hanno organizzato un momento di preghiera. «Tutti noi, sconvolti e con il cuore a pezzi, questa sera ci ritroveremo in piazza della Regione alle 21 per un momento di preghiera e ricordo per la nostra cara Giovanna, prematuramente scomparsa. Invitiamo tutti coloro che volessero con noi dedicare, rivolgerle un pensiero, una preghiera a questa splendida donna di ritrovarsi insieme a noi. Ancora non riusciamo a credere che sia finita così».