Villa Pottino riapre: struttura liberty sfuggita al Sacco «Obiettivo è fare conoscere i luoghi storici della città»

A Palermo, al civico 28 di via Notarbatolo, c’è un gioiellino liberty che in pochi conoscono e, ancora in meno, hanno avuto la fortuna di visitare. Si chiama Villa Pottino ed è una delle poche strutture sfuggite al Sacco di Palermo degli anni ’60. Progettata e costruita da Ernesto Armò, assistente e collaboratore del celebre architetto palermitano Ernesto Basile, l’abituazione risale al 1915. Fu la residenza dei principi di Baucina fino a quando non venne acquistata dal marchese Pottino di Irosa. Negli anni Settanta subì ben tre attentati. Intimidazioni messe in atto dalla mafia rurale madonita, a causa della vendita di alcuni terreni di famiglia.

Le bombe a mano rudimentali collocate a ridosso del portoncino d’ingresso non provocarono fortunatamente danni ingenti. L’armonica facciata neorinascimentale è immediatamente riconoscibile, anche grazie all’elevazione della struttura, sviluppata su quattro piani. Gli interni sono ricoperti da affreschi con soffitti intarsiati a cassettoni. Solitamente chiuso al pubblico, questo gioiello nascosto sarà visitabile nel weekend in occasione della fiera d’artigianato Opificia d’autunno. Trenta postazioni di artigiani provenienti da tutta la Sicilia popoleranno gli storici saloni di Villa Pottino. Borse pregiate cucite a mano, abiti, gioielli di alto livello, ceramiche artistiche dipinte a mano e oggettistica sacra.

La fiera dell’artigianato, che il primo anno ha fatto registrare più di ottomila presenze, torna dopo un anno di stop causato dalla pandemia da Covid-19. Sarà possibile anche acquistare prodotti gastronomici a chilometro zero, grazie a uno spazio dedicato ai produttori e pranzare all’interno della villa. «Quest’anno, insieme ai proprietari della villa, – spiega a MeridioNews il presidente di Artigianando, Luca Tumminia – abbiamo fortemente voluto che l’evento si riorganizzasse. Opificia si inserisce in un progetto ben più ampio che Artigianando sta portando avanti da diversi anni e cioè quello di far conoscere a quanta più gente possibile i luoghi storici di questa città. Ho una certa predilezione per le dimore storiche e Villa Pottino è un vero gioiello della nostra città».

Maria Vera Genchi

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