Il dirigente etneo è intervenuto in conferenza stampa scagliandosi contro le ultime dichiarazioni degli ex dirigenti etnei, adesso a lavoro per la società dello Stretto. E sul questore Marcello Cardona, recentemente trasferito a Milano, dice: «Ha perso un’occasione per stare zitto. La società ha pagato e scontato la sua pena sul campo»
Vigilia derby Messina-Catania, parola a Lo Monaco «Basta con questo vilipendio nei nostri confronti»
È un Pietro Lo Monaco incandescente quello che si presenta dinnanzi ai microfoni dei cronisti per la conferenza stampa indetta a pochi giorni dal derby con il Messina. «Basta con questo vilipendio che continua a subire il Catania su più fronti – tuona il dirigente -. Mi riferisco alle recenti dichiarazioni degli attuali dirigenti del Messina, che sono stati lo scorso anno alle dipendenze del Catania». Il direttore rossazzurro si sofferma sui recenti malumori espressi da Marcello Pitino, attuale direttore sportivo dei peloritani, che ha parlato di «miracoli fatti» riferendosi alla gestione societaria dello scorso anno, afflitta da debiti e con un clima avverso.
Il manager etneo prosegue sottolineando: «Lo scorso anno Pitino e gli altri dirigenti hanno speso una somma enorme per la salvezza del Catania, ben quattro milioni di euro in totale con ingaggi spropositati per diversi calciatori – prosegue Lo Monaco – basti pensare agli stipendi di cinque calciatori, tra cui quello di Caetano Calil (308 mila euro l’anno d’ingaggio), che sono costati quanto tutta la rosa di quest’anno».
Esternazioni, quelle che fuoriescono dalla città dello Stretto, che secondo Lo Monaco avrebbero come obiettivo quello di destabilizzare l’ambiente rossazzurro. «Per loro sarà la partita della vita, per noi ci sono, come sempre, tre punti in palio. Tra le due squadre inoltre ci sono venti punti di distacco sul campo. È chiaro che cercano di rendere l’ambiente particolarmente caldo».
Sui continui attacchi mediatici l’amministratore si sofferma sulle recenti dichiarazioni del questore uscente Marcello Cardona, che ha auspicato un passaggio di proprietà della società, anche in virtù del fatto che il patron Antonino Pulvirenti è ancora coinvolto in pesanti inchieste giudiziarie. Così Lo Monaco ribatte: «Il questore ha perso un’occasione per stare zitto, non è Dio e non può sapere se il Catania si sta risollevando o meno. La società ha pagato e scontato la sua pena sul rettangolo verde con una retrocessione in Lega Pro, ma noi vogliamo mettere la parola fine a questa vicenda e chi si lancia in queste considerazioni non fa il bene del Catania».
Infine per quanto concerne il derby di domenica contro il Messina, l’amministratore conclude: «Andremo allo stadio San Filippo per dimostrare il nostro valore, faccio i miei migliori auguri alla nuova presidenza giallorossa, con l’insediamento di Franco Proto come presidente, sperando che il Messina continui a stare nel professionismo, anche se – conclude – non è una piazza calda come Catania».