In un bar di Viagrande (in provincia di Catania) sono stati sequestrati 45 chili di cibo privo di tracciabilità. È uno dei risultati delle attività di controllo della task force coordinata dalla polizia nel territorio dei comuni di Viagrande e Valverde, in provincia di Catania. Il cibo sequestrato in un bar di Viagrande In un […]
Viagrande, sospese le attività di un bar e un ortofrutta: multe per i titolari
In un bar di Viagrande (in provincia di Catania) sono stati sequestrati 45 chili di cibo privo di tracciabilità. È uno dei risultati delle attività di controllo della task force coordinata dalla polizia nel territorio dei comuni di Viagrande e Valverde, in provincia di Catania.
Il cibo sequestrato in un bar di Viagrande
In un bar-ristorante di Viagrande, i controlli hanno consentito di riscontrare numerose irregolarità che hanno determinato la contestazione di sanzioni per 24.329,80 euro. In particolare, sono stati sequestrati circa 45 chili di alimenti privi di tracciabilità, per un valore circa 600 euro. La merce è stata distrutta sul posto perché dichiarata non idonea al consumo umano. Per questo motivo, la titolare è stata sanzionata per 1500 euro.
Gli ispettori hanno riscontrato l’impiego di due lavoratori irregolari su sei e, per tale violazione, è stata contestata la sanzione di 7800 euro. Prevista anche la sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione dei lavoratori, con relativa sanzione aggiuntiva di 2500 euro. In merito alla normativa concernente la sicurezza sul lavoro, la titolare è stata sanzionata per la mancata effettuazione delle visite mediche e la non conformità dei luoghi di lavoro per un importo massimo, pari a 12.529,80 euro. L’Asp ha riscontrato nel locale laboratorio il danneggiamento di una zanzariera che delimita il locale laboratorio dall’area esterna.
Le multe al minimarket di ortofrutta a Viagrande

I controlli hanno interessato un minimarket di ortofrutta di Viagrande. Lì è stata riscontrata l’omessa indicazione dell’origine e della categoria dell’ortofrutta, ma anche le omesse informazioni ai consumatori. Motivo per cui sono scattate sanzioni per un importo complessivo di 3100 euro. Anche in questo caso, gli ispettori del lavoro hanno riscontrato la presenza di un lavoratore irregolare. Per questo è stata elevata una sanzione di 3900 euro, oltre alla sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione del lavoratore. Di conseguenza, è stata aggiunta una multa di 2500 euro.
Un’ulteriore sanzione – di 5.695,36 euro – è stata elevata per la mancata effettuazione delle visite mediche, come prescritto dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Durante gli accertamenti del settore Igiene pubblica, sono state riscontrate alcune criticità per un importo complessivo di 2000 euro.
I controlli
L’intervento si colloca nell’ambito di uno specifico piano predisposto dalla questura di Catania. L’azione di controllo è stata coordinata dal commissariato di pubblica sicurezza di Acireale. Che ha operato in sinergia con diversi equipaggi del reparto prevenzione crimine Sicilia orientale, della polizia locale e del al corpo forestale della Regione Siciliana. Alle verifiche hanno partecipato anche l’ispettorato nazionale del lavoro e il Servizio igiene pubblica e veterinaria del distretto di Gravina di Catania dell’Asp di Catania.
I controlli, che hanno interessato alcune attività commerciali, come centri scommesse, bar-ristoranti e minimarket, sono stati realizzati per accertare la regolarità delle autorizzazioni di pubblica sicurezza. Ma anche per verificare la tracciabilità degli alimenti, la regolarità delle posizioni contrattuali dei lavoratori e il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.