Portare sul palco le difficoltà quotidiane degli ultimi e il sostegno a loro dato da medici, infermieri e volontari di Emergency. È questo lo scopo dello spettacolo teatrale della ong fondata da Gino Strada. «C'è tanta ignoranza sui temi del bisogno e uno dei nostri obiettivi è informare magari attraverso qualche risata», spiega Mario Spallino, interprete, questa sera al centro aggregativo di San Cristoforo
Viaggio Italiano, in scena con Emergency Spettacolo su migranti e poveri alla Lomax
«Viaggio italiano è tratto dal mio vagare lungo l’Italia attraverso i presidi di assistenza sanitaria dove ho trovato storie al limite dell’incredulità». Con queste parole Mario Spallino, attore professionista livornese e collaboratore di Emergency ong onlus dal 2003, spiega la nascita dello spettacolo teatrale al via questa sera alla Sala Lomax di Catania. «Siamo stati in scena già in Toscana, Campania e Sardegna e dopo la tappa etnea ci muoveremo verso Palermo e Pavia», racconta Spallino.
Diritto alla cura di migranti che non conoscono il sistema sanitario italiano, invisibilità dei poveri, difficoltà comunicative degli stranieri. Ma anche volontariato di medici, di infermieri e di mediatori linguistici che prestano professionalità e aiuto ai più bisognosi. Queste sono le tematiche affrontate nella rappresentazione teatrale del testo, scritto e diretto da Patrizia Pasqui, e interpretato da Spallino. «I temi sono seri e pesanti ma lo spettacolo ha anche il fine di suscitare qualche risata attraverso la finzione narrativa -e scherza l’interprete – non vogliamo che nessuno si suicidi quando cala il sipario». Analizzando le finalità che si è dato portando in scena Viaggio Italiano considera: «C’è tanta ignoranza sui temi del bisogno e della necessità e uno degli obiettivi che con Emergency ci poniamo è informare – ride – tanto meglio se poi riusciamo a far scaturire qualche riflessione agli spettatori».
«Le storie portate sul palco sono tutte vere – sottolinea Spallino – ed io ne sono stato testimone oculare per quattro mesi». L’attore livornese è stato in Puglia e in Calabria dove si è trovato a stretto contatto con i raccoglitori stagionali di pomodoro e con i volontari del poliambulatorio di Emergency, a Castelvolturno «nella terra dei fuochi dove è stato installato un polibus», nei presidi sanitario-assistenziali di Maghera e di Siracusa, e tra migranti e le vittime di disagio sociale di Sassari. Tante vicende ma un solo attore in scena, Spallino per l’appunto. «Gli spettacoli della nostra ong vengono realizzati con budget limitati perché lo scopo è quello informativo e poi – confessa l’interprete livornese – tanti attori costerebbero troppo».
«Attraverso i presidi di Emergency ho incontrato una realtà parallela a quella che viviamo quotidianamente, uno spaccato spesso sconosciuto – e conclude Spallino – spero che venga molta gente a vedere il nostro contributo teatrale così da informarsi facendosi anche due risate».