Parcheggio consentito davanti agli esercizi commerciali. Questo è l’esperimento approvato dalla giunta comunale per quattro domeniche per «compiacere» i commercianti che non hanno gradito le zone pedonali nel centro di Palermo
Via Roma: domenica posteggio davanti ai negozi Fronte del no: «Presenteremo soluzioni alternative»
Posteggio davanti ai negozi di via Roma. Questo è l’esperimento approvato dalla giunta comunale per quattro domeniche (dal 9 novembre) per «compiacere» i commercianti che non hanno gradito le zone pedonali nel centro di Palermo. Decisione che ha lasciato sbigottiti numerose associazione e cittadini. Proprio domenica scorsa il gruppo Mobilita Palermo è stato il porta bandiera di un evento contro i «posteggi selvaggi». Biciclette, monopattini, passeggini al posto dei guidatori che cercavano di accaparrarsi un pezzo di asfalto per le loro auto.
Erano in 150 i manifestanti che hanno dato luce a questo flash mob nella mattina di sole domenicale. Le associazioni presenti (Mobilita Palermo, Palermo indignata, Maqueda pedonale, Palermo ciclabile, Imove, Bic bici in città, Palermo by bike e Muovi Palermo) hanno occupato simbolicamente la nuova area di sosta.
«Siamo convinti che esistano soluzioni alternative per raggiungere uno scopo a beneficio di tutti. Pertanto giorno 17 novembre 2014, alle ore 18 si terrà un incontro tra associazioni, cittadini e commercianti per concordare un piano di azione che, carte alla mano, ci consentirà di presentare al Comune di Palermo soluzioni concrete per la rivitalizzazione di via Roma», affermano i ragazzi di Mobilita Palermo.
Della stessa lunghezza d’onda l’associazione Palermo Aperta a tutti, che afferma: «Abbiamo capito a cosa servivano la gru e i ponteggi che occupavano il marciapiede di via Roma per i lavori di ristrutturazione del museo archeologico Salinas di Palermo: ad evitare che lo spazio diventasse parcheggio, come accaduto ieri, la prima domenica in cui si è potuto parcheggiare nelle corsie. Ci appelliamo alle istituzioni perché facciano rispettare le leggi e ai cittadini perché sentano il bisogno di applicarle».