"i comuni siciliani hanno già impegnato una buona parte delle somme a loro destinate e queste non si possono ridurre improvvisamente. Sono fondi sui quali i comuni facevano affidamento, ed ora non si possono decidere stanziamenti diversi, quando le spese sono già state fatte in ragioni di indicazioni date in precedenza".
Vernuccio, un assessore fuori dal Comune…
“I Comuni siciliani hanno già impegnato una buona parte delle somme a loro destinate e queste non si possono ridurre improvvisamente. Sono fondi sui quali i Comuni facevano affidamento, ed ora non si possono decidere stanziamenti diversi, quando le spese sono già state fatte in ragioni di indicazioni date in precedenza”.
Questa la dichiarazione di Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione per le liste LiberaSicilia e Italia dei Valori. Parole che la Marano rivolge all’assessore regionale, Nicola Vernuccio, che, con il Governo Lombardo, è riuscito a diventare prima dirigente generale e poi, per l’appunto, assessore.
“Vernuccio – aggiunge la Marano – ha notificato ai Comuni l’atto di fallimento, espropriandoli dei propri poteri e delle loro autonomie, provocando la morte dei servizi ai cittadini, a partire da quelli sociali. Noi, se i siciliani ci daranno fiducia, ci impegneremo, ad inizio del prossimo anno, a concertare la stesura del bilancio regionale con il sistema delle autonomie locali, a garanzia della tenuta complessiva del quadro istituzionale, nel quale i Comuni sono gli attori principali. Invitiamo l’assessore ad ritirare urgentemente questo provvedimento e lasciare al prossimo Governo una scelta così importante”.
Interrogativi: Giovanna Marano è così sicura che Vernuccio la segua in questo ragionamento? E’ Vernuccio il protagonista di un provvedimento amministrativo “così importante”?