Un’arteria stradale senza uscita, con tre palazzoni di cemento attorniati da rifiuti, materiale organico, carcasse putrefatte di animali e oggetti dismessi di vario genere. Stiamo parlando di via Nizzeti, strada residenziale di Valverde. Il borgo è distaccato dal centro e vede, oltre ai tre palazzi da sette piani – tutti abitati -, anche una scuola primaria, il plesso Sant’Anna. Da tempo, ormai, i residenti – compresi i piccoli alunni – devono fare i conti con una discarica a cielo aperto che non solo rende il quartiere invivibile per il terribile odore, ma costituisce un vero e proprio pericolo per chi deve percorrere la via, sia a piedi che in auto, a causa del materiale lungo l’asfalto da evitare. Tutto da quando è iniziata la raccolta differenziata porta a porta. E, dopo le promesse di un parcheggio prima e di una bambinopoli poi, la situazione resta problematica.
«Ormai viviamo tra il degrado e l’odore nauseabondo – racconta Francesco, residente -. Le istituzioni promettono in campagna elettorale, ma non hanno mantenuto la parola. C’è anche una mancanza di igiene quotidiana da parte di alcuni residenti». E così l’immondizia si accumula. «La strada in cui stazionano i rifiuti è in discesa e tutto il materiale si riversa in un punto prima di essere schiacciato dalle auto o disperdersi lungo tutto il tratto», continua Francesco. L’abbandono in cui versa la strada sembra andare avanti da almeno un anno e «adesso oltre all’immondizia abbiamo anche le galline». Il pattume che delimita le case e la vicina scuola, infatti, da mesi attira varie specie animali. A fare compagnia ai residenti di via Nizzeti sono cani, gatti e ratti. Ma anche galli e galline: grandi ospiti che razzolano tra il pattume e il vicino plesso scolastico. La mamma di un ex alunno del plesso Sant’Anna, oggi passato alla scuola media, racconta: «Ho visto che a distanza di un anno è tutto peggiorato. A scuola, con le maestre, mi sono trovata benissimo. Ma la situazione all’esterno è davvero pericolosa per i bambini». Ora i residenti chiedono di essere ascoltati «Ho inviato delle mail, sono stato al Comune insieme agli altri condomini, ma non abbiamo ricevuto risposta. Ci sentiamo presi in giro e siamo demoralizzati», dice ancora Francesco.
Le stesse palazzine di via Nizzeti, già poco fortunate per una prima costruzione che sarebbe non proprio conforme alle norme edilizie, devono fare i conti con le buche degli scarichi fognari. I condotti sono stati interrotti, ma le buche derivate dai lavori rimangono. «Più di dieci anni fa in queste buche c’è morto un bambino – continua Franscesco -. Subito dopo il Comune ha sequestrato l’area e, in questi anni, la proprietà è rimbalzata tra gli amministratori delle palazzine e l’amministrazione. Sta di fatto che è capitato diverse volte che altri bambini rischiassero di finirci dentro». L’assessore valverdese all’Ecologia, Antonino Rapisarda, rispondendo ai cittadini sottolinea: «La questione delle buche fognarie è di competenza dei residenti del palazzo e non del Comune. Tutta colpa di una speculazione edilizia che ha generato delle problematiche». Sulla questione rifiuti, Rapisarda accusa alcuni residenti di non rispettare le norme della differenziata: «Noi cerchiamo la collaborazione dei cittadini, ma in quella zona non c’è stata. Abbiamo fatto degli interventi proprio ieri, ma se alcuni residenti non rispettano le norme la situazione diventa incontrollabile». Eppure la vigilanza spetta proprio all’amministrazione. «I controlli ci sono e ci saranno, abbiamo mandato degli operatori – conclude l’assessore -. Adesso cercheremo di risolvere definitivamente la questione».
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