Dopo uno stallo di quasi una settimana, questa mattina l’ufficio scolastico regionale ha firmato una deroga per l’istituto Saverio Profeta di Ustica, concedendo al dirigente scolastico Massimo Leonardo la possibilità di nominare direttamente le figure del personale Ata che mancavano. In questo modo settimana prossima – in maniera plausibile martedì visto che per presentare la domanda sul sito della scuola c’è tempo fino a lunedì 23 – i 115 alunni dell’istituto che raccoglie la scuola superiore, la media, quella elementare e l’infanzia potranno rientrare in classe. 

Nella giornata di ieri il sindaco della piccola isola palermitana, Salvatore Militello, ha inviato una lettera alla Regione Siciliana, all’Assessorato all’Istruzione e al dirigente dell’ufficio scolastico regionale Marco Anello (che qualche tempo era balzato agli onori delle cronache per aver fatto scattare una sanzione disciplinare nei confronti della docente palermitana Rosa Maria Dell’Aria). Militello chiedeva di «emanare una direttiva operativa, urgente e tempestiva che consenta il reperimento immediato del personale, finalizzato a garantire il diritto allo studio degli alunni usticesi che ad oggi di fatto è negato».

A mancare finora all’appello, è proprio il caso di dirlo, sono tre assistenti amministrativi, un assistente tecnico e quattro collaboratori scolastici. Il problema in realtà è noto da tempo: chi lavora nel mondo dell’istruzione raramente sceglie di lavorare in un’isola minore. Con la penuria di mezzi di trasporto, infatti, lavorare a Ustica vuol dire vivere a Ustica: un sacrificio poco ricompensato, visto che le spese extra sono tutte a carico del personale. Anche se vivere nella perla nera del Mediterraneo ha indubbiamente il suo fascino e i suoi vantaggi.