«L’Università degli studi di Palermo si impegna con 300 mila euro per la sostenibilità ambientale con un programma che riguarda la mobilità sostenibile, grazie a un accordo con l’Amat per i servizi AmiGo di car sharing e bike sharing, e la lotta allo spreco di plastica con il progetto Plastop per il contrasto all’uso e abuso […]
Unipa, car e bike sharing gratis a studenti
«L’Università degli studi di Palermo si impegna con 300 mila euro per la sostenibilità ambientale con un programma che riguarda la mobilità sostenibile, grazie a un accordo con l’Amat per i servizi AmiGo di car sharing e bike sharing, e la lotta allo spreco di plastica con il progetto Plastop per il contrasto all’uso e abuso di plastica.
«Abbiamo fatto un accordo con Amat in modo da regalare agli studenti l’abbonamento al ‘car e bike sharing», dice all’ANSA il direttore generale Antonio Romeo, a margine della presentazione delle novita’ relative ad assunzioni, nuovi corsi di laurea, bilancio preventivo e immatricolazioni e del restauro del soffitto trecentesco della Sala dei Baroni. Il costo ai cittadini di solito è di 25 euro, grazie all’accordo metà la pagherà l’Università e metà sarà uno sconto che fa Amat agli studenti che dovranno pagare soltanto i chilometri percorsi nel caso del car sharing e la durata d’uso per le bici – aggiunge Romeo – Contiamo di avviare il servizio, per il quale abbiamo stanziato 100mila euro già dal primo marzo». Unipa inoltre triplica gli stalli destinati sia al ‘car shatring’ che al bike sharing’. «Avremo nuove postazioni in viale delle Scienze, via Archirafi, palazzo Steri e piazza Sant’Antonino – prosegue Romeo – Inoltre, con la convenzione Amat estenderà il servizio AmiGo anche nelle nostre sedi decentrate di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Avremo agevolazioni anche per i nostri dipendenti che pagheranno soltanto 12 euro e 50».
Sul fronte della lotta all’inquinamento da plastica è già stato avviato ‘Plastop’ con un impegno di 200mila euro. «All’interno di viale delle Scienze saranno installate alcune fontanelle d’acqua potabile che dopo aver depurato l’acqua la distribuiranno liscia e gasata – conclude – mentre dentro ai dipartimenti ci saranno i classici distributori d’acqua. Nel frattempo, abbiamo anche distribuito 40mila borracce d’acciaio a studenti e dipendenti, in modo da evitare l’uso di plastica».