«La musica per me è il mio corpo, la mia anima, come mi comporto. Perché quando suono se ne vanno dalla mente tutti i pensieri che ho». All’istituto comprensivo Campanella Sturzo di Librino scendono dallo scuolabus giallo i giovanissimi componenti della Tvb junior orchestra. E quando entrano in aula hanno tutti i loro strumenti: chi il flauto traverso, chi la tromba, chi il violino. Sono queste le storie raccontate da Orchestriamo insieme una vita più bella, il documentario di 23 minuti prodotto da ZammùTv, la web tv dell’ateneo di Catania. «La musica è un sistema educativo», spiega – intervistato dall’ateneo – Roberto Grossi, il soprintendente del Teatro Massimo Bellini.
In totale, sono circa 200 i bambini che prendono parte alle attività della Tvb junior orchestra. Tra una aspirante violinista e un futuro sassofonista ci sono anche i bimbi che, con candore, ammettono che la musica non farà parte del loro avvenire: «Io voglio fare la cuoca», dice una. «Io lo scienziato», interviene un altro. Il metodo usato per insegnare la musica ai ragazzi dei quartieri popolari di Catania è il cosiddetto El sistema, immaginato dal maestro José Antonio Abreu (recentemente scomparso). In buona sostanza, altro non è che fare percepire la disciplina musicale come necessaria per la partecipazione – oltre che all’orchestra – alla società. I bambini hanno a disposizione gli strumenti in comodato d’uso. «Prima si divertono e fanno la pratica, dopo imparano lo spartito e le note».
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