Una buona notizia: Rifondazione comunista, a Palermo, è contro la sanatoria edilizia

CORRETTA LA PRESA DI POSIZIONE. UN PO’ ARDITA L’ARRAMPICATA SUGLI SPECCHI PER CERCARE DI DIFENDERE UN CONSIGLIO COMUNALE INDIFENDIBILE: CONSIGLIO COMUNALE CHE HA APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO CHE SI POTEVA ANCHE RISPARMIARE!

A Rifondazione comunista, che fa parte dell’Amministrazione comunale di Palermo, l’idea di passare per fautori della sanatoria edilizia non va proprio giù. Già l’assessore Giusto Catania ha messo le mani avanti. Si è arrampicato sugli specchi per cercare di spiegare che il voto del Consiglio comunale – che ha approvato un discutibile ordine del giorno per invitare l’Amministrazione comunale a recepire il parere del Consiglio di giustizia amministrativo (Cga) – non è, per l’appunto l’invito a procedere con la sanatoria edilizia.

Sarà. Ad altri osservatori, invece, la storia sembra un’altra. Questa: il Comune di Palermo è in ‘bolletta’. Con una bella sanatoria edilizia per 60 mila vani abusivi l’Amministrazione comunale potrebbe incassare 30-40-50 milioni di euro! Non siamo matti. E non sono matti nemmeno i governanti regionali – il solito presidente Rosario Crocetta in testa – che su un parere del Cga in favore di un cittadino di Milazzo ha fatto addirittura intervenire l’Ufficio legislativo e legale della Regione!

Cari amici di Rifondazione: secondo voi il presidente Crocetta ha chiesto il parere su questo bizzarro pronunciamento del Cga perché è un cultore del Diritto Urbanistico o perché pensa a rimpinguare le ‘casse’ regionali con una bella sanatoria edilizia?
Vi ricordiamo, cari amici di Rifondazione, che il Governo Crocetta, tra le tante ‘perle’ che ava piazzato nella Finanziaria ‘massacrata’ dall’Ufficio del Commissario dello Stato aveva piazzato pure una sanatoria edilizia, tanto per gradire. ‘Stoppata’ dai tanto vituperati parlamentari grillini.

Cari amici di Rifondazione, dovete prendere atto – amaramente – che la sinistra, in Sicilia, è pessima. Questa storia di una Regione e del più grande Comune dell’Isola che vanno dietro a un parere del Cga su un terrazzo di Milazzo (fa pure rima…) non è soltanto pirandellianamente comica: è la dimostrazione del livello – piuttosto basso – in cui è caduta la sinistra siciliana.

Detto questo, diamo spazio all’amico Franco Ingrillì, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Palermo, persone per bene che si ritrova accanto i ‘mastini’ della sinistra di Palermo.

“Con la discussione sul parere del Cga – dice Ingrillì – il Consiglio comunale di Palermo ha alzato a livello politico e quindi pubblico la tematica della difesa del territorio che non può essere limitata alle aule di tribunale. Da ieri, grazie all’azione istituzionale del Comune di Palermo, il Legislatore regionale, data la sua competenza esclusiva in materia, deve assumersi le sue responsabilità ed agire conseguentemente”.

A questo punto la dobbiamo fermare. Giusto per chiarire che la Regione siciliana ha competenza esclusiva in materia urbanistica, ma non sulla sanatoria edilizia: questione penalmente rilevante che è di competenza dello Stato. Questo ci consente di sottolineare che – come del resto non può che confermare il Cga – l’eventuale oblazione (cioè il pagamento per eliminare l’illecito amministrativo: che è quello che interessa al Governo Crocetta e al Comune di Palermo) non elimina il fatto penale: infatti, anche pagando la sanatoria, la casa abusiva rimane fuori legge, specie se ricade nelle aree vincolate, e deve essere abbattuta.

Proseguiamo con Ingrillì. “Considerato che il parere del Cga vale solo per chi lo ha chiesto – dice il segretario di Rifondazione comunista – il Comune, data l’assenza della Regione, dovrà rivisitare i procedimenti solo su istanza del singolo, mortificando l’azione di difesa del territorio ridotta a faccenda privata, gestita dai cittadini, dagli avvocati. Il parere è del 31 gennaio 2012, la Regione ha avuto tutto il tempo per approvare – se necessari – i relativi correttivi legislativi. Il Comune di Palermo dice quindi no alla privatizzazione della difesa del territorio e richiama alle sue responsabilità la Regione siciliana”.

Insomma, Igrillì rivaluta l’Amministrazione comunale di Palermo: “Considerato che la sinistra non è rappresentata nel Comune di Palermo e nella Regione siciliana, auspichiamo che le forze di sinistra istituiscano, in tempi brevi, un tavolo permanente di discussione e di elaborazione sulle politiche del territorio. Chiederemo subito – continua Ingrillì- un incontro con il Sindaco di Palermo nonché Presidente dell’ANCI Sicilia per analizzare le ripercussioni del parere del Cga sulla difesa del territorio e lo inviteremo a porre in essere tutte le azioni istituzionali nei confronti della Regione siciliana per superare tutte le criticità a difesa del territorio e del paesaggio”.

 


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