ELEZIONI / Cristina ha preso un treno per andare a votare. Come lei tantissimi studenti italiani "fuori sede" stanno consumando questo rito
‘Un viaggio lungo un voto’
Tempo di elezioni, tempo di viaggi. Il numero degli studenti – e non solo – che prendono un treno e tornano nei propri comuni di origine è davvero elevatissimo. E allora la mente ritorna a quel mitico film di Verdone in cui il viaggio per andare a votare raccontava un’Italia intera. Cristina Inserra è una studentessa di 23 anni che da qualche mese è iscritta alla Facotà di Lingue de La Sapienza di Roma. Anche lei, come moltissimi siciliani che vivono fuori, ha fatto ritorno nell’isola per andare a “crociare” questo benedetto simbolo che da mesi è il sogno/incubo degli italiani. Le abbiamo fatto qualche domanda sul viaggio-elezione e su come una “fuori sede” ha vissuto la lunga ed estenuante campagna elettorale.
Come hai vissuto la campagna elettorale da studentessa fuori sede? Sei riuscita a seguire tutti i dibattiti televisivi?
In realtà non avendo la tv in casa, ho avuto notizie varie sui confronti e i dibattiti elettorali da amici e familiari…ho visto poca tv, più che altro ho letto i quotidiani e ho appreso tante belle cose…anche abbastanza ridicole! Leggendo qua e là non credo che i “faccia a faccia” abbiano spostato molti voti.. tanta gente, secondo me, alla fine cambiava canale.
Sei tornata usufruendo dell’offerta di Trenitalia? Spiegaci in cosa consiste…
Sì, ho approfittato dell’offerta di Trenitalia. Consiste in uno sconto del 60% sul prezzo intero del biglietto d’andata e su quello di ritorno. E’ una offerta importante, credo che sia giusto agevolare i fuori sede per una così buona causa come le elezioni nazionali.
Pensi che saresti tornata in Sicilia per votare anche senza l’approssimarsi delle vacanze di Pasqua?
Certo! Credo che queste elezioni siano fin troppo importanti e sarei scesa comunque. Penso che sarei partita per votare anche se mi fossi trovata all’estero; le politiche sono ogni cinque anni, non si scherza!
Quanti ragazzi viaggiavano in treno con te per andare a votare?
Ad esempio i 5 studenti che erano nel mio scompartimento. Il treno comunque era pieno di ragazzi e anche di persone più grandi che sicuramente tornavano per andare a votare..lo si vedeva nelle loro facce..
Raccontaci un aneddoto curioso della traversata..
Beh, nel mio scompartimento c’erano due ragazzi di Siracusa che dibattevano animatamente sul cunio fiscale, ICI sì, ICI no, Ponte sullo stretto e anche su chi avesse vinto i 2 dibattiti televisivi. C’era una certa tensione tra loro. Tutto però è tornato tranquillo quando il discorso è passato al “loro” Milan che vince in coppa…
Pensi che molti, invece, abbiano rinunciato a tornare nei loro comuni di residenza?
Non mi sembra. Credo che molta gente sia scesa anche solo per il weekend per votare. Spero che tutti si siano resi conto dell’importanza di queste elezioni.
Prenderai un treno anche per le elezioni regionali in Sicilia di Maggio?
Credo di sì. Magari se ci saranno altre offerte di Trenitalia…ma non sarà così. Boh, tutto da vedere. Certo che anche quello è un voto importante..anche se in molti vanno a studiare fuori, guai a scordarsi della propria terra!
Da studentessa fuori sede, cosa ti piacerebbe che il nuovo governo facesse per quanto riguarda l’istruzione universitaria
Non so, davvero. Domanda troppo complessa.
Che facciano qualcosa già mi basta, insomma non dimenticatevi di noi!