Non sono bastati i 2,5 milioni della protezione civile regionale per ultimare il restauro dell'ex convento dei padri Crociferi, sede della Cisl per decenni e riconsegnato nel 2012 al comune di Catania. La giunta, su proposta dell'assessore Orazio Licandro, ha deciso di destinare al progetto un milione di euro derivanti dal Piano d'azione e coesione. L'edificio barocco dovrebbe diventare un contenitore culturale
Un milione per l’ex convento di via Crociferi Bianco: «Entro un anno fine del restauro»
Un finanziamento di un milione di euro per completare il restauro dell’ex convento dei padri Crociferi, storico palazzo barocco nell’omonima via e per decenni sede della Cisl. Lo ha annunciato oggi il sindaco Enzo Bianco. Un investimento che si aggiunge a quello stanziato nel 2011 dalla protezione civile regionale di 2,5 milioni di euro, risultati dunque insufficienti.
Il nuovo finanziamento rappresenta una parte dei complessivi quattro milioni che la Regione, attraverso il Piano d’azione e coesione finalizzato a interventi di riqualificazione urbana, ha concesso lo scorso febbraio al Comune di Catania. La giunta ha deciso di investire una consistente parte di questa cifra per ultimare il restauro.
La proposta è partita dall’assessore ai Saperi Orazio Licandro. «Sono molto soddisfatto ha affermato del risultato ottenuto da una parte perché la struttura rischiava di diventare lennesima incompiuta e dallaltra perché la città potrà avere un nuovo importante polo culturale». La data di consegna dell’immobile l’ha fissata il sindaco Bianco. «Entro un anno – ha annunciato – Catania dovrebbe avere un nuovo, grande contenitore culturale».
Nei progetti del primo cittadino, l’ex convento dei padri Crociferi dovrebbe rappresentare «un tassello importante del polo museale catanese, su cui – continua – abbiamo elaborato un’accurata strategia. Abbiamo tante importanti idee che potranno essere realizzate sfruttando questo nuovo contenitore». A supporto delle sue affermazioni, Bianco sottolinea come «alcuni recenti dati testimoniano un incremento di visite nei musei cittadini. La cultura – ha aggiunto – può dare un sensibile contributo alleconomia e alla vitalità di una città».