Katharina Feierabend, 34 anni, la turista tedesca ricoverata in rianimazione all’ospedale di Partinico, sarà sottoposta ad altri cicli in camera iperbarica. La donna, avvocata, risponde alle terapie e le sue condizioni con il passare delle ore migliorano. Intossicata dal monossido di carbonio, che è stato letale per il fratello, Katharina trascorreva le festività, insieme alla […]
Foto di asppalermo.org
Turisti intossicati a Cefalù, migliorano le condizioni della sorella della vittima
Katharina Feierabend, 34 anni, la turista tedesca ricoverata in rianimazione all’ospedale di Partinico, sarà sottoposta ad altri cicli in camera iperbarica. La donna, avvocata, risponde alle terapie e le sue condizioni con il passare delle ore migliorano. Intossicata dal monossido di carbonio, che è stato letale per il fratello, Katharina trascorreva le festività, insieme alla famiglia, nella villa Deodata di contrada Saponara, sulle colline di Sant’Ambrogio, frazione di Cefalù.
Sono fuori pericolo i genitori, Patrizia Pargmann, di 60 anni e a Elmo Pargmann, di 63 anni, che potrebbero essere presto dimessi. La famiglia era partita da Nordenham, città di 25 mila abitanti nella bassa Sassonia. In queste ore gli agenti del commissariato di Cefalù guidati da Francesco Virga e coordinati dalla procura di Termini Imeresa diretta da Ambrogio Cartosio, stanno controllando insieme ai tecnici dei vigili del fuoco la villa Deodata, dove è avvenuto l’avvelenamento da monossido di carbonio.
In queste ore sarà sentita la proprietaria della struttura, Carmelina Ricciardello, che al momento dell’accaduto si trovava in Toscana. Da verificare se tutte le manutenzioni erano state eseguite e se non c’erano guasti al camino e all’impianto di riscaldamento.