A Ragusa anche la gente comune vuole e può fare cinema. C'è voglia di fare cinema, e di provare tutte le emozioni del recitare
Tu chiamale se vuoi…emozioni
Domenica 12 dicembre, a Ragusa Ibla, nella sala pluriuso Falcone-Borsellino, si è svolta l’ultima giornata della rassegna cinematografica “L’isola del cinema”. Ed è proprio nella giornata di domenica che il cinema si è fatto realtà, e che realtà! Alle 12 infatti gli organizzatori Nuccio Modica e Arturo Mingardi introducono “Emozioni”.
Circa un anno fa i due registi, alla ricerca di attori per il loro progetto “Fungus Rock”, organizzarono dei provini tra gli abitanti di Ragusa. “Emozioni” è il risultato, un montaggio veloce e spiritoso di quei provini. Ad attori consumati vengono accostati veri e propri principianti. Studenti, casalinghe e disoccupati. Ma anche agenti matrimoniali, tabaccai e professori.
Le domande ricorrenti sono le esperienze passate e le aspirazioni future. Per poi passare a domande metafisiche come “cosa le viene in mente se le dico l’altra faccia del buio?”, oppure “mi reciti una poesia”.
Le risposte? eccone alcune:
“un giorno ho aperto la finestra e il sole mi ha abbagliato, allora ho richiuso la finestra!!”
“mi ricordo solo M’illumino d’immenso”
“l’altra parte del buio è dove c’è la nostra parte nascosta, quella che non si vede!!”
“Ei fu siccome immobile…”
“la più grande fesseria che ho fatto nella mia vita è sposarmi!”
Molti tra gli aspiranti attori hanno già piccole esperienze, prime fra tutte delle apparizioni nel film “L’uomo delle stelle” e nella fiction “Il commissario Montalbano”, ma alcuni hanno provato questa esperienza per la prima volta. In ogni caso l’imbarazzo e la tensione nei volti degli “attori” ha reso ancora più esilarante il sapiente montaggio dei due registi.
C’è chi, esaltato dalla videocamera, si è lasciato andare a disquisizioni dantesche, o peggio ancora esistenziali-politiche, chi ha raccontato sintetizzandola in due frasi la propria vita, chi preso dal panico ha dichiarato di non ricordare nulla se non la propria data di nascita, e infine chi è rimasto lì a guardare il vuoto, facendo scena muta e desiderando scappare via!
Il “documentario” dei provini, durato circa mezz’ora, ha visto come spettatori illustri gli stessi aspiranti attori, che, tra la vergogna e qualche risata, sono stati poi confortati dai registi. Infatti tutti verranno presi, anche se solo come comparse.
Del progetto “Fungus Rock” se ne sa poco. Ma una cosa ci appare chiara: i ragusani hanno voglia di fare cinema, e di provare tutte le emozioni del recitare.