In attesa del 17 aprile - quando i cittadini saranno chiamati a votare l'abrogazione della norma che consente alle compagnie fossili di estrarre per tutta la durata di vita utile del giacimento - i sostenitori del sì organizzano numerose iniziative. Variegato il sostegno delle forze politiche
Trivelle, gli eventi in vista del referendum Passeggiate, comizi, flash mob, trekking
È una Sicilia dipinta di blu quella che viene fuori dalla pagina Google che il comitato per il sì al referendum sulle trivelle ha scelto per raccogliere tutti gli eventi in programma da qui al 17 aprile. Un’informazione capillare sui territori, per convincere gli italiani ad andare a votare domenica 17 e tracciare con un sì la scheda elettorale, con l’obiettivo di abolire la norma dello Sblocca Italia che concede alle compagnie fossili, nel limite delle 12 miglia marine, la possibilità di estrarre «per la durata di vita utile del giacimento».
Più si avvicina la data del voto e più la campagna di promozione isolana si fa intensa. Col coinvolgimento in primis di Greenpeace. E in assenza di una presa di posizione da parte delle istituzioni regionali, mentre il governo ha imposto il silenzio ai Comuni, anche se si è registrata qualche trasgressione. Volantinaggi, comizi, aperitivi, flash mob, trekking nei boschi: iniziative diverse legate da un minimo comune denominatore: mettere insieme, sul fronte del sì, uno scenario politico multiforme. Dagli autonomisti agli autonomi, dai 5stelle alla destra di Musumeci fino all’estrema destra di Forza Nuova e Fiamma Tricolore, e passando per la sinistra del Pd e i movimenti, con qualche distinguo e presa di posizione contraria come quella degli anarchici. Poi ci sono i comitati No Triv sia quelli che da tempo sposano la causa che quelli sorti con l’avvicinarsi della consultazione referendaria. Un impegno politicamente trasversale, ma anche geograficamente ampio, che va dalle montagne dei Nebrodi alle coste ragusane, dall’entroterra nisseno ed ennese alle coste messinesi ed agrigentine.
Si comincia con la Settimana azzurra, fortemente voluta dal comitato No Triv di Trapani: una settimana di camminate sulle splendidi spiagge trapanesi per informare i cittadini e offrire loro il tradizionale pane cunzato. Contrapponendo natura e cultura ai combustibili fossili. Più tradizionale, invece, la propaganda dei Siciliani Liberi, il movimento politico per la piena sovranità della Sicilia fondato dal professore Massimo Costa: oggi e domani saranno presenti in 15 piazze siciliane – da Palermo a Catania, da Messina a Siracusa – con propri gazebo – «per invitare i siciliani a recarsi alle urne disertando l’invito all’astensione del governo Renzi».
A Gela i 5stelle approfittano del referendum per disconoscere ulteriormente l’operato della giunta Messinese, colpevole a loro dire di non essersi pronunciata sul referendum. In tal senso, per il 14 aprile hanno organizzato un convegno al quale, tra gli altri, sarà presente il campione mondiale di apnea Enzo Maiorca. Mentre a Caltagirone le mamme No Muos hanno aderito al flash mob Mille piazze – un mare di sì organizzando, per il 10 aprile, una giornata ricca di iniziative tra le quali una grigliata con gli chef di Slow Food – Niscemi che si svolgerà a Borgo Santo Pietro.