Tremestieri etneo, ancora discariche abusive «Non rispettato il contratto di raccolta rifiuti»

«Qualche giorno fa il Comune di San Giovanni La Punta ha iniziato la bonifica delle discariche abusive nelle strade di confine, ma a Tremestieri Etneo tutto è fermo». Da via Monaci Mantia a via Palmentazzo, passando per via Giovanni Gentile, via Carmelo Salanitro e via Annunziata, la situazione è uguale: sono tutte arterie nelle quali il MoVimento 5 stelle di Tremestieri ha documentato accumuli di rifiuti di ogni tipo, tra i quali materia di risulta di interventi edili e lastre di amianto. «Solo che nelle vie tra il Comune puntese e il nostro loro stanno intervenendo, noi invece no; avevamo iniziato un dialogo con l’ex sindaco (Ketty Rapisarda, ndr), ma poi lei è stata sfiduciata e questa storia si è arenata», racconta Giancarlo Consoli, del meetup pentastellato di Tremestieri Etneo.

Era il 6 maggio 2014 quando, nel corso di un incontro ufficiale con il fu primo cittadino del piccolo centro nel Catanese, gli attivisti a cinque stelle hanno presentato a Rapisarda un dossier di 57 pagine fitte di fotografie, mappe e indirizzi. Uno dietro l’altro, venivano snocciolati i luoghi del degrado del Comune etneo, minacciando, perfino, di presentare «un esposto alla competente Procura della Repubblica», si legge. «Il sindaco di San Giovanni La Punta ha telefonato alla Dusty, la ditta che si occupa della loro raccolta dei rifiuti, mentre noi eravamo lì – ricorda Consoli – A Tremestieri, invece, ci è solo stato detto che si sarebbe fatto qualcosa». Eppure, «per le aziende che si occupano di spazzatura non dovrebbe essere necessario aspettare i solleciti dei sindaci o dei cittadini per fare il loro lavoro». Tanto più che «certi servizi, come la bonifica delle aree di micro-discarica, fanno parte del contratto, non sono mica un extra».

A Tremestieri Etneo la raccolta dei rifiuti urbani viene effettuata dalla Gesenu spa che, assieme a Dusty, Oikos e Mosema fa parte del consorzio Simco, affidatario di un contratto d’appalto stipulato nel 2006 dall’Ato Simeto ambiente, l’autorità d’ambito. «Ma con l’Ato in liquidazione e in attesa di una nuova gara d’appalto, il contratto della Gesenu è stato prorogato di sei mesi e scadrà solo a ottobre 2014», spiega l’esponente del MoVimento. «Nell’accordo attualmente in vigore sono elencati dei servizi che non sono mai stati attivati – arringa Giancarlo Consoli – Il che identifica una chiara inadempienza contrattuale da parte della società». Secondo Consoli, «è previsto che le tariffe siano commisurate alla produzione di spazzatura e che quest’ultima sia verificata attraverso badge da dare in dotazione ai cittadini nell’ambito della raccolta porta a porta, eppure non esistono: paghiamo per qualcosa che non abbiamo». Una tassa più bassa per chi consuma meno risorse sarebbe «l’incentivo giusto: la gente deve essere spinta a fare la raccolta differenziata, deve averne un reale beneficio».

E a chi dice che le discariche abusive e le basse percentuali della differenziata siano colpa dei residenti Consoli risponde: «Se il Comune non ripulisce tempestivamente le strade dalle discariche abusive, i cittadini si culleranno dell’inefficienza dell’amministrazione pubblica – dichiara Giancarlo Consoli – È vero che le persone devono essere educate, non ci sono scuse per i comportamenti incivili, ma è anche vero che il pesce puzza dalla testa e se gli amministratori sono i peggiori i cittadini certo non migliorano». Per questi motivi, la questione spazzatura a Tremestieri Etneo è ben lungi dall’essere chiusa: «Chiederemo un appuntamento con il commissario straordinario, l’ingegnere Antonino Lutri: sulle emergenze è suo dovere intervenire».


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Nelle strade al confine tra il centro nel Catanese e il Comune di San Giovanni La Punta gli accumuli di spazzatura - compresi amianto e materiale di risulta di costruzioni edili - sono all'ordine del giorno. Li aveva denunciati a maggio il MoVimento 5 stelle, ma le alterne vicende politiche dell'amministrazione non hanno aiutato la bonifica. «Il pesce puzza dalla testa», denuncia Giancarlo Consoli, attivista pentastellato. Leggi il dossier

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