Pubblicazione delle delibere complete di Giunta e consiglio comunale, degli atti dirigenziali delle società partecipate dal Comune di Catania, e persino dei costi, comprese le retribuzioni dei dirigenti. Questo, in sintesi, il contenuto del nuovo programma triennale sulla Trasparenza approvato dall’amministrazione cittadina guidata da Enzo Bianco. «E’ una risposta a un impegno assunto dal sindaco con i cittadini, e non è una mera formalità», dichiara in conferenza stampa il vicesindaco Marco Consoli, titolare della delega specifica sulla Burocrazia veloce e trasparente. E’ autore della delibera insieme all’assessore alla Legalità, Saro D’Agata, che descrive l’atto come un primo passo per fare del Comune «una campana di vetro, dove i cittadini siano in condizione di conoscere tutti gli atti che li riguardano».
La delibera è, di fatto, un recepimento delle recenti normative nazionali in materia: la legge 190 del 2012, sulla prevenzione dell’illegalità nelle pubbliche amministrazioni, e soprattutto del decreto legislativo 33 del 2013. La norma ha introdotto per le pubbliche amministrazioni l’obbligo di «informare i cittadini, che devono conoscere cosa si decide per partecipare alla vita pubblica», spiega il segretario generale del Comune, Antonella Liotta. Bianco l’ha nominata responsabile della Trasparenza e della prevenzione anticorruzione, figura garante dell’accesso agli atti per i cittadini. Per Liotta questo «significa che la giunta municipale ha la volontà politica di supportare i tecnici della pubblica amministrazione».
Per esercitare il proprio diritto di accesso agli atti, il Comune ha predisposto un sito internet, «sul quale sono già riportati i numeri di riferimento dell’ufficio, i nomi dei responsabili ai quali sollecitare eventuali risposte tardive e anche dei moduli facsimile da compilare e inviare. Anche via fax, senza dover passare fisicamente dall’ufficio relazioni con il pubblico», riferisce il segretario comunale.
Sul portale, attualmente in fase di allestimento, è già disponibile l’organigramma completo dei dirigenti, comprensivo delle retribuzioni, oltre all’elenco dei beni comunali pubblicato la scorsa settimana «su esplicita richiesta di alcuni cittadini», come conferma Liotta. «Verranno riportati sul sito anche i costi dei singoli servizi – prosegue la responsabile della trasparenza – anche in funzione anticorruzione. Negli anni scorsi questa è stata un’area opaca, in cui si è annidata la corruzione, e che deve essere illuminata», conclude Liotta. «E’ il primo passo anche per il piano anticorruzione che stiamo elaborando», prosegue D’Agata. La bozza, redatta dalla precedente amministrazione, è online sul sito comunale, «e attendiamo dei commenti e delle proposte da parte dei cittadini a riguardo», conclude l’assessore alla Legalità.
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