Siccità e temperature record, soprattutto nei primi dieci giorni di agosto hanno provocato l’avvio anticipato della vendemmia nell’intera provincia di Trapani, mettendo in ginocchio un comparto già fortemente penalizzato dalla crisi, quello vitivinicolo.
«Nelle aree del trapanese – afferma il dirigente del servizio agrometereologico siciliano, Luigi Pasotti – la situazione è particolarmente grave. Abbiamo registrato infatti un calo delle precipitazioni negli ultimi sei mesi pari all’80 per cento rispetto allo scorso anno. In alcune zone – prosegue – siamo ai limiti storici». Secondo l’esperto però, a provocare danni ai viticoltori non è solo la siccità. «A mettere a dura prova la qualità della vite – prosegue Pasotti – è stata soprattutto la forte ondata di caldo che si è registrata nei primi giorni di agosto con la colonnina di mercurio che in certe aree ha toccato i 40 gradi. Chi è stato in grado di praticare l’irrigazione di soccorso – sottolinea il dirigente – ha sicuramente limitato i danni».
Previsto un calo pure nella produzione delle olive, anche se è presto per previsioni azzardate. «Alla raccolta delle olive – dice Pasotti – manca ancora un mese durante il quale sono previste delle precipitazioni. La situazione potrebbe quindi essere recuperata. Dal punto di vista fitosanitario posso però dire che avremo sicuramente un prodotto di qualità in quanto gli attacchi di mosche dell’ulivo sono stati praticamente nulli. Questo compenserà sicuramente le eventuali perdite nel raccolto».
A fare il punto sulla vendemmia tuttora in corso è il responsabile di Confagricoltura Trapani Fabio Bertolazzi. «Le uve bianche – spiega – sono in forte difficoltà in quanto stanno perdendo il corredo aromatico e i rapporti zuccheri-acidi a seguito del perdurare della siccità. L’irrigazione non effettuata , o effettuata in ritardo, ha creato un danno di raccolta superiore al 70 per cento». Ma non è tutto. «Un vigneto a Dattilo – sottolinea Bertolazzi – ha prodotto 40 quintali di uva rispetto ai 100 quintali dell’anno precedente. Un vigneto di 2,40 ettari di Nero d’avola a Buseto Palizzolo ha prodotto 80 quintali di uva contro i 200 dell’anno scorso».
A completare un quadro desolante la circostanza che a Pantelleria, che già soffriva la siccità da due anni, in determinate aree quest’anno alcuni vitigni non hanno iniziato l’attività vegetativa. In ogni caso la situazione produttiva è del 70 per cento inferiore rispetto alla media annuale dell’isola.
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