Dal nostro inviato -
Tra gli sbadigli spunta Janowicz
dal nostro inviato –
Giornata francamente noiosa a Melbourne dove siamo stati costretti a girovagare per i campi periferici pur di trovare qualche spunto interessante. Abbandonati al loro destino gli italiani impegnati in doppio – se a qualcuno dovesse interessare, hanno vinto tutti – ci siamo imbattuti in un campo periferico sovraffollatissimo in cui si affrontavano due carneadi per il grande pubblico. Uno è un indiano che avuto molti problemi fisici e che è stato ricompensato da una wild card (sono inviti speciali che consentono anche a chi non ha la classifica sufficiente di partecipare ad un torneo), l’altro è uno spilungone di cui si parla da un po’ e che è stato capace di raggiungere già la finale in un Master 1000, a Parigi Bercy. Il lungagnone è polacco e sfoggiava un paio di occhiali a specchi per proteggersi dal sole cocente della prima mattinata australiana, e forse per questo faticava a liberarsi di uno che avrà anche talento ma che gravita pur sempre intorno alla seicentesima posizione in classifica. Perso il primo set al tiebreak per un’assurda decisione del giudice di sedia il polacco, confortato da un nugolo di tifosi che lo incitavano, si è lasciato andare ad un siparietto degno del miglior (o peggior) McEnroe con tanto di sputo finale sul punto in cui era caduta la palla. Ancora in preda alla furie Janowicz ha perso anche il secondo set ma gli è bastato riprendere il controllo di se stesso per rimettere in carreggiata la partita. Avanti 5-2 al quinto, invece di chiudere ha pensato bene di concedere un’altra occasione all’avversario, consentendogli di raggiungerlo sul 5 pari. Qui, finalmente, ha raccolto le ultime energie mentali e ha chiuso 7/5.
Poco altro da segnalare in una giornata come detto poco divertente. La Sharapova ha inflitto un altro doppio 6/0 all’avversaria di turno, la povera giapponesina Misaki Doi, che faceva davvero tenerezza e la beniamina di casa Samantha Stosur si è fatta sconfiggere più dalla sua testa – ha sempre detto che per lei è impossibile giocare qui – che dalla cinese Jie Zheng. A proposito di cinesi: a giudicare dal numero che si aggira anche in sala stampa, l’invasione sta per arrivare anche qui.
Oggi, all’una per voi nottambuli, tornano in campo gli unici due italiani rimasti, curiosamente contro due uzbeki. Seppi affronterà Istomin e la “palermitana” Vinci la Amanmuradova. Direi che è lecito avere qualche speranza. In serata (domani mattina da voi) in campo Federer contro Davidenko.