Toni Cairoli, il piccolo grande siciliano di Patti campione del mondo di motocross si racconta

IN ESCLUSIVA LE TESTIMONIANZE DEL FUORICLASSE E DELLA SORELLA. OGGI IL RAGAZZO-LEGGENDA SARA’ NELLA SUA CITTA’ INSIEME CON ALTRI MITI DELLE DUE RUOTE

di Cettina Vivirito

Sulle spalle un tatuaggio in caratteri vagamente gotici: “Velocità, Fango e Gloria” – le spalle sono quelle di Tony Cairoli, il mito dei mondiali di motocross, sette volte campione, un siciliano della provincia di Messina, un ragazzo pattese. Tre parole che per lui riassumono l’anima del motocross, ma ancora di più la sua, di anima. (sotto, foto tratta da vip.it)

Da Patti, cittadina sonnolenta e contraddittoria, restìa ai cambiamenti come al tempo dei gattopardi, un po’ snob un po’ ottusa, origina la straordinaria avventura sportiva e umana di Antonio Cairoli, nato il 23 settembre 1985, e che, per gene o per riscatto familiare cavalca una Mini Cross a quattro anni, ed esordisce all’età di sette anni nella sua categoria, dove vince ripetutamente titoli regionali e, nel 1999, il titolo Seniores.

Gareggerà poi in tutte le categorie successive: Elite, Cadetti, Europeo ’85. Nel 2001 arriverà alla categoria “125”, dove vincerà il titolo regionale. Nel 2003 esordirà nel “FIM Motocross World Championship”ottenendo i suoi primi risultati importanti nel 2004, quando vincerà una gara a Loket, in Repubblica Ceca, e arriverà terzo in classifica finale.

L’anno successivo sarà secondo nel “Campionato italiano 125”, ma si laureerà campione mondiale nella “classe MX2”, nonostante l’infortunio subito nel Gran premio d’Olanda, circuito di Lierop.

Nel 2006 si classificherà al secondo posto nel “Mondiale MX2” dietro al francese Christophe Pourcel; contestualmente vincerà il “Campionato Europeo Super Cross” e sarà primo assoluto negli Internazionali d’Italia nella classe MX2.

Nel 2007 dominerà il Mondiale dall’inizio alla fine, conquistando quasi tutte le gare in programma e vincendo il titolo con due gare d’anticipo; in seguito la sua scuderia gli chiederà di partecipare a una gara del “Mondiale MX1” (che permetterà alla Yamaha di conquistare il titolo costruttori), e riuscirà a vincere così il GP del Regno Unito.

Al termine della stagione 2007 verrà richiesto dalla Nazionale Italiana per il “Motocross delle Nazioni” che disputerà in America al fianco di David Philippaerts, Davide Guarneri e Salvini. Già dal 2008 la sua moto avrà i colori blu Yamaha, e sarà sponsorizzata da Red Bull. (a destra, il luogo di Patti dove domani si esibiranno Toni Cairoli e altri campioni mondiali di motocross)

Nel 2009 vincerà il Campionato del Mondo MX1; entrerà quindi a far parte del team KTM, e vincerà ancora titoli mondiali nella categoria MX1 nell’anno 2010, 2011, 2012.

Il 25 Agosto 2013, sull’ampio tracciato del circuito del Gran Prix d’Inghilterra, disputato a Matterley Basin, nei pressi della cittadina di Winchester (Contea di Hampshire), circuito caratterizzato dal fondo in terra morbida e realizzato su un’area abitualmente dedita al pascolo, Tony conquisterà il suo Quinto titolo Mondiale di Motocross consecutivo nella classe MX1, il suo settimo Sigillo Mondiale.

Un curriculum più che rispettabile, una carriera fulminante.

“Quando ero giovane mio papà Benedetto aveva una Vespa e una Lambretta ed era sempre a fare sfide di velocità per le strade intorno a Patti. Nessuno riusciva a batterlo e una volta gli proposero di gareggiare sul serio, in pista. Ma nonno Antonio gli vietò categoricamente di correre e ci rimase malissimo. Così ha trasmesso a me la sua passione per le moto”.

Un ragazzo semplice che usa parole semplici come la sua vita, che trascorre le vacanze a casa dei familiari, che si può vedere allenarsi lungo le sponde di quel che resta del Timeto, misconosciuto.

Sulla targa ricordo che Il Sindaco di Patti, Mauro Aquino, ha voluto consegnargli, è riportata la frase: “Il segreto del trionfo risiede nel coraggio e nella volontà di realizzare un sogno”; lo stesso Sindaco ha voluto soffermarsi sull’esempio che il campione pattese offre alle nuove generazioni, mentre lo stesso Tony ha ribadito “che per riuscire nella vita c’è bisogno di impegno e di tenacia”.

Un ragazzo semplice, che ama la pesca, che ama cucinare. Un amico d’infanzia in un forum racconta di una giornata dell’inizio degli anni ’90: “Giravamo su una piccola pista da cross, a Patti. (…) Un giorno arriva un piccoletto su una minimoto, entra in pista e comincia a girare. Dopo un po’ ci fermiamo tutti e rimaniamo a guardare, è impressionante!”.

“Quando si ferma e toglie il casco, compare una faccina con un naso enorme. Poteva avere sei o sette anni, Tony Cairoli detto lo squalo, ma era già un piacere vederlo girare in pista. L’anno dopo (se non ricordo male) ha vinto i campionati regionali di minimoto e iniziato la sua meravigliosa e meritata carriera. Un grande!”.

Sullo stesso forum, Fabio da Milingo a settembre scorso interviene così invece: “La cosa da ridere è che il Campionissimo è della provincia di Messina, ma qui in città manco sanno chi sia”.

Campione del Mondo, ignorato dalla sua città, Tony ha però i suoi sostenitori: Mimmo Mòllica, portavoce del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, ha scritto una lettera aperta a Michela Stancheris, assessore al Turismo della Regione siciliana, per lamentare la scarsa attenzione a lui dedicata da parte dei canali e delle testate generalisti nazionali, alla Stancheris perché, si legge, “come noi convinta che la bellezza della Sicilia sia rappresentata anche e soprattutto dall’immensa umanità di tante persone, convinti, noi come Lei, che lo sport possa concorrere a costruire una cultura civica fondamentale per restituire il diritto di piena cittadinanza anche a chi troppo spesso vive ai margini della società”.

“Un pluricampione mondiale come Tony Cairoli (in uno sport tanto popolare e seguito in tutto il mondo) potrebbe costituire per la Sicilia, sua terra di origine, un valido richiamo, un modello positivo di giovane fattosi da sé, severo nello sport come nella condotta di vita”.

Ma l’incredulità, che un tale campione sia proprio tutto nostro, si evince persino nelle parole della sorella Nuccia, che nel trailer del film sulla sua vita, dice: “(…) partire dal Sud e diventare un campione era proprio impensabile.. (…) Quando tornava da scuola neanche mangiava! Prendeva la moto e basta… e adesso? Un Siciliano Mondiale! Da non crederci”.

Intanto sabato, diciannove ottobre 2013 – cioè oggi – Tony Cairoli arriverà in gran parata alla Marina di Patti con i suoi ospiti (Ken De Dicker, Alessandro Lupino, David Philippaerts, Matteo Bonini, Claudio Federici), dove pare sarà salutato come un re; in un’area delimitata verrà accolto dai “suoi” tifosi, che lo seguono da anni e nel breve circuito approntato per l’occasione non mancheranno le performance del gruppo di motociclisti (gara di kart) poi verrà dato spazio a dei bambini che corrono in tutta la Sicilia con le mini moto per effettuare qualche giro. A partire dalle 22, 30 verrà approntato un DJ set, col supporto di Red Bull e di Virgin Radio e mentre tutti i locali di Marina di Patti rimarranno aperti, scatterà la musica per festeggiare il campione pattese.

 

 

 

Redazione

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