Si è tenuto ieri, 11 aprile, a palazzo reale, il tavolo tecnico convocato dallassessore regionale al territorio e ambiente, mariella lo bello, in merito alla scottante questione riguardante la realizzazione dellelettrodotto sorgente-rizziconi nella valle del mela. Obiettivo: convincere terna a fare un passo indietro nella speranza che modifichi il progetto nelle aree critiche, più volte evidenziate nel martoriato territorio messinese.
Terna: “Nessuno stop, i lavori proseguono…”
Si è tenuto ieri, 11 aprile, a Palazzo Reale, il tavolo tecnico convocato dallassessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, in merito alla scottante questione riguardante la realizzazione dellelettrodotto Sorgente-Rizziconi nella Valle del Mela.Obiettivo: convincere Terna a fare un passo indietro nella speranza che modifichi il progetto nelle aree critiche, più volte evidenziate nel martoriato territorio messinese.
Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni attiviste, le amministrazioni comunali di Pace del Mela, San Filippo del Mela, Villafranca Tirrena e San Pier Niceto, i vertici di Terna, i tecnici della Regione e i rappresentanti degli assessorati regionali al Territorio, Ambiente, Energia e dei Beni Culturali.
All’incontro erano presenti anche il presidente della commissione Territorio e Ambiente, Giampiero Trizzino, la deputata 5 Stelle Valentina Zafarana, il capo di Gabinetto vicario dellassessore Mariella Lo Bello, Pasquale Calamia, le associazioni Adasc, il Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela, Passo Badia, lassociazione TSC, EkoClub sez di Messina, NuovaMente Villafranca, il comitato Cittadini Pacesi per la Vita, il comitato No elettrodotto Serro e lassociazione Man (Mediterranean Association for Nature).
Durante lincontro Giuseppe Maimone, presidente dellassociazione Adasc, ha chiesto che fosse condotto uno studio super partes dellOrganizzazione Mondiale della Sanità e dellIstituto Superiore di Sanità per redigere una Valutazione dImpatto Sanitario (VIS) e verificare gli aspetti correlati alla realizzazione dell’elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi.
Richiesta che è stata condivisa dalle sigle associative e dalle amministrazioni comunali presenti. Mentre Terna, ha detto di voler rimanere ferma sulle sue posizioni e di voler proseguire i lavori. Non è convinta degli studi realizzati dai Comuni. Stesso discorso dallaltra parte. Da qui la proposta di Maimone.
Inoltre lavvocato dellassociazione Adasc e rappresentante del Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela, Vera Giorgianni, ha annunciato azioni legali presso le Corte di Giustizia dellUnione Europea dei Diritti dellUomo contro chi commette eventuale reati alla salute pubblica.
Il presidente dell’associazione Passo Badia, Rosy Giorgianni, ha invece annunciato l’inizio di un iter giudiziario in Italia.
Tutte le associazioni presenti, hanno posto all’attenzione le criticità che hanno rilevato nei Comuni di San Pier Niceto, San Filippo del Mela, Pace del Mela e Villafranca Tirrena.
Il sacerdote di Pace del Mela, Padre Giuseppe Trifirò, ha ribadito le richieste della popolazione che non vuole più vivere con i fili dellalta tensione sopra la propria testa. In alternativa ha detto – chiediamo la realizzazione di un cavo sottomarino tra Villafranca e San Filippo del Mela, oppure l’interramento in galleria schermata.
Angela Bianchetti, presidente del Comitato Pacesi per la Vita, ha chiesto invece di modificare il tracciato nei punti in cui si avvicina alle abitazioni mentre Rocco Maimone, assessore alle Politiche Ambientali di San Pier Niceto, ha colto loccasione per invitare i Ministeri di Sviluppo Economico, Sanità, Ambiente e Beni Culturali ai tavoli tecnici in programma il 18 ed il 24 aprile prossimo.
Le associazioni NuovaMente Villafranca ed Ekoclub di Messina hanno partecipato con i rispettivi presidenti Antonino Certo e Rosario Capilli, assistiti e coadiuvati dallingegnere e consulente tecnico di parte, Piero Argurio.
È stato un tavolo tecnico proficuo solo sotto l’aspetto tecnico hanno detto – . Sono state evidenziate da parte delle associazioni e dei comuni presenti, le criticità del tracciato. Riteniamo che con il dialogo e la collaborazione, buona parte delle criticità possano essere risolte, soprattutto attraverso l’attuazione di quanto prevede l’art. 6 del decreto autorizzativo in cui si legge che Terna è obbligata a eseguire le varianti in corso dopera, senza necessariamente presentare un nuovo progetto come va dichiarando, poiché il costruendo elettrodotto potrebbe nuocere alla salute dei residenti e presentare criticità”.
A nostro avviso scrivono – laddove è necessario cambiare il tracciato dell’elettrodotto, la società Terna, con la collaborazione degli Enti, può esercitare la variante al progetto, individuando insieme agli uffici tecnici comunali e agli esperti di parte, lo spostamento dei tralicci che evidenziano criticità, ottenendo celermente lautorizzazione.
Le associazioni credono in unimmediata soluzione solo se la questione andrà affrontata con concretezza e in tempi brevi.
Le criticità progettuali – scrivono – laddove concretamente presenti, devono essere affrontate da subito e risolte. La stessa società Terna afferma che i progetti vanno difesi, ma devono essere anche condivisi. La logica ed il buon senso sicuramente devono prevalere su ogni progettazione e deve essere sempre garantita, con priorità, la salute pubblica, la salvaguardia e la difesa del territorio.
Le associazioni credono che il metodo giusto per la concertazione nei lavori pubblici, sia da ricercare nel confronto fra più parti e soprattutto, nel sapersi mettere in gioco.
Una parte di queste scrivono – è la cittadinanza che non può essere rappresentata nella sua interezza da una sola persona, perché sono così tanti gli interessi in gioco, che spesso si può tralasciare qualcosa per pura dimenticanza. Una volta rappresentate le problematiche riportate su apposite documentazioni e consegnate agli organi competenti precisano ancora – si deve passare alla fase di concertazione tecnica puramente specialistica del settore e quindi, alle eventuali modifiche puramente oggettive. È chiaro che in questo caso qualche cosa non è stata fatta nei tempi, nei termini e nelle modalità opportune ma, per quanto è ancora possibile, si può moderatamente rimediare grazie alla collaborazione di tutti.
Ottimiste le associazioni NuovaMente Villafranca ed Ekoclub che ieri, (escludendo la presa di posizione di Terna), hanno visto compattezza, chiarezza, impegno, intenti e aperture da parte della Regione, Enti, associazioni e comitati.
Lavorando con questo spirito dichiarano – qualcosa si dovrebbe ottenere. Le criticità che in particolar modo insistono sul territorio della frazione Serro e Calvaruso a Villafranca Tirrena, sono state evidenziate al tavolo tecnico. L’elettrodotto così come progettualmente previsto, inibisce ogni attività di sorvolo dei mezzi di soccorso in caso di incendi e/o calamità naturali (alluvioni, terremoti) considerando che la via di accesso alle zone residenziali, insiste in una dorsale più volte interessata a smottamenti che ne hanno impedito di fatto il passaggio dei mezzi. Ne dà conferma si legge in conclusione – il documento ctr588140 prodotto dalla Regione Siciliana nell’ottobre 2011, a seguito dei fenomeni alluvionali verificatisi (nel 2009/2010 e nel Novembre 2011, quindi dopo il documento citato), che definisce la zona dove sono previsti i tralicci 44-45-46 a franosità diffusa e in presenza di dissesti conseguenti ad erosione accelerata a rischio P2 medio e P3 elevato.
I deputati del Movimento Cinque Stelle si dicono comunque speranzosi per l’esito di questa dura battaglia.
È stato un incontro positivo commenta Valentina Zafarana nel quale abbiamo constatato l’apertura da parte della Regione, nei confronti delle popolazioni locali, che fa ben sperare per il futuro. Un’altra tessera del mosaico è andata a posto, anche se sappiamo che il lavoro di composizione dellopera è ancora lungo. La questione ora dovrebbe coinvolgere Roma. Al prossimo tavolo tecnico conclude aspettiamo la partecipazione ministeriale.