Il fatto risale a due anni fa, quando quattro nigeriani aggredirono due connazionali nel cuore di Ballarò, per controllare la comunità e il territorio. Per il pm avrebbero costituito clan simile a quelli mafiosi
Tentato omicidio a colpi d’ascia Chiesto mezzo secolo di carcere
Due anni fa aggredirono due connazionali a colpi d’ascia e bottiglie nel mercato di Ballarò per controllare la comunità e il territorio. Ora il pm Gaspare Spedale, che conduce le indagini, ha chiesto mezzo secolo di carcere per quattro nigeriani arrestati nel 2014, con l’accusa, a vario titolo, di tentato omicidio aggravato per un pestaggio a colpi di asce e bottiglie e di rapina. Per la Procura avrebbero costituito una sorta di clan simile a quelli mafiosi. L’aggressione avvenne la notte del 27 gennaio di quell’anno in via Del Bosco.
Le due vittime, anche loro nigeriane, sono rimaste sfregiate in modo permanente al viso e in altre parti del corpo. Secondo il pm, è un modo – da parte dei capi dei nigeriani – per controllare la comunità e il territorio con il beneplacito di Cosa nostra. Sono stati chiesti 17 anni per Austine Johnbull, ritenuto il capo della banda, 12 anni e 1 mese per Vitanus Emetuwa, e 13 anni e 3 mesi per Nosa Inofogha. Tutti accusati di tentativo di omicidio. Solo per rapina è imputato Osamwey Evans per il quale il pm ha chiesto la condanna a 6 anni e 6 mesi.