"ho paura per la vita dei magistrati che stanno indagando sulla strage di via d'amelio. L'aria che si respira in italia è troppo simile a quella che si respirava nel 1992". Lo ha detto salvatore borsellino (nella foto) fratello di paolo, il magistrato ucciso nella strage di via d'amelio nel 1992 e su cui la procura di caltanissetta, guidata da sergio lari, è tornata ad indagare, (come vi abbiamo raccontato in questo articolo) nel corso di 'servizio pubblico', la trasmissione di michele santoro andata in onda ieri sera.
“Temo per la vita dei magistrati che indagano sulla strage di via D’Amelio”
“Ho paura per la vita dei magistrati che stanno indagando sulla strage di via D’Amelio. L’aria che si respira in Italia è troppo simile a quella che si respirava nel 1992”. Lo ha detto Salvatore Borsellino (nella foto) fratello di Paolo, il magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio nel 1992 e su cui la Procura di Caltanissetta, guidata da Sergio Lari, è tornata ad indagare, (come vi abbiamo raccontato in questo articolo) nel corso di ‘Servizio Pubblico’, la trasmissione di Michele Santoro andata in onda ieri sera.
Salvatore Borsellino si è sempre detto convinto che la morte di suo fratello sia stata una strage di Stato. Il giudice palermitano si era opposto alla trattativa tra Stato e mafia. Una presa di posizione che, a quanto pare, gli è costata la vita.
In collegamento da Palermo, il pm della Procura di Palermo, Antonio Ingroia (nella foto accanto), ha aggiunto:”Quando la verità viene fuori così difficilmente, vuol dire che è una verità imbarazzante.Una verità pericolosa per cui non bastano solo i magistrati a tirarla fuori. E’ necessario che un intero Pese voglia la verità e la sensazione è che finora non ci sia stata questa volontà. E’ importante informare correttamente l’opinione pubblica”.
‘Servizio Pubblico’ ha mandato in onda anche una testimonianza di Agnese Borsellino, moglie di Paolo (nella foto sotto), che riporta le parole che il marito le ha confidato qualche giorno prima dell strage: “Mio marito mi ha detto che lo avrebbe ucciso la mafia, ma ad ordinare la sua morte sarebbero stati altri”.