L'annuncio è arrivato a margine dell'incontro che si è svolto al Polo meccanotronica di Brancaccio fra il viceministro del Mise e Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Ombre sul commissariamento: «Immaginavamo un'ancora di salvezza, ma se risposte si traducono in silenzio restiamo molto preoccupati»
Tecnis, Bellanova chiede un vertice in Prefettura Sindacati: «Curiosi di vedere quale sarà il finale»
«La richiesta del viceministro dell’Economia Teresa Bellanova di un vertice in Prefettura è sicuramente una notizia positiva. La reputiamo una buona iniziativa, siamo curiosi di vedere quale sarà il finale». Sono queste le parole che utilizza Paolo D’Anca della Filca Cisl per commentare l’istanza pervenuta al Prefetto Antonella De Miro da parte dell’esponente del governo nazionale per sbloccare la situazione del cantiere della Tecnis per la realizzazione dell’anello ferroviario o, quantomeno, per conoscere quale sarà il futuro dell’opera. La comunicazione ai sindacati è arrivata al termine della riunione che si è svolta ieri nei locali del Polo meccanotronica di Brancaccio a Palermo, fra il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova e i rappresentanti delle sigle sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
Le reazioni da parte dei rappresentanti dei lavori non sono tardate ad arrivare: «Abbiamo ribadito al viceministro il clima di incertezza sul futuro dell’anello ferroviario – hanno scritto in una nota congiunta Ignazio Baudo della Feneal Uil e lo stessso D’Anca – dato che i contratti degli operai sono scaduti e non sono stati rinnovati». A quanto riferiscono, dunque, i sindacati, l’esponente del governo Gentiloni si è impegnata a seguire la vertenza dell’anello ferroviario anche a livello nazionale sollecitando il confronto fra le parti. «Chiederemo all’amministratore straordinario di Tecnis, Saverio Ruperto – affermano Baudo e D’Anca – di fare chiarezza sul completamento di un’infrastruttura strategica per la città, anche in relazioni ai lavoratori coinvolti nella sua realizzazione, inclusi quelli a cui è scaduto il contratto».
Nello specifico, spiega D’Anca, «le richieste sono quelle che facciamo da mesi, in primis la garanzia che vengano riassorbiti i lavoratori con il contratto scaduto, che sono 12. Per noi si tratta anche di realizzare un’opera fondamentale per la città». Poi un commento sul commissariamento, che era stato sollecitato dagli stessi sindacati ma che ad oggi non ha portato all’accelerazione sperata dalle organizzazioni sindacali per la risoluzione della vertenza e lo sblocco dei lavori: «Per quel che riguarda il commissariamento – dice D’Anca – lo avevamo immaginato un’ancora di salvezza, ma se le risposte sono il silenzio restiamo molto preoccupati. Noi ci abbiamo provato per un bel po’ di tempo a sollecitare la costituzione di un tavolo, ma fino ad ora non abbiamo avuto molti riscontri. Se con questa iniziativa che è stata intrapresa dal viceministro Bellanova si potrà finalmente riuscire a costituirlo – conclude -, lo saluteremo come un buon risultato».