Teatro Stabile, folla ai botteghini in attesa della ripresa Sicignano: «Si conferma la storia d’amore con la città»

«La grande affluenza di pubblico al botteghino conferma che il teatro c’è ed è vivo e conferma che la gente ha voglia di entrare nelle sale per emozionarsi, riflettere e per stare insieme». Laura Sicignano, direttrice dello Stabile di Catania, non ha dubbi: il pubblico vuole tornare a teatro dopo tutti i mesi di chiusura imposti dall’emergenza Covid-19. La campagna abbonamenti ha preso il via da pochi giorni, ma i numeri fanno ben sperare. Sono stati numerosi, infatti, gli abbonamenti già sottoscritti. «Il teatro ci è mancato moltissimo – ha dichiarato la direttrice intervenuta all’interno del programma Tuttaposto di Antonella Insabella in onda sulle frequenze del Gruppo Rmb – L’impossibilità di incontrare il nostro pubblico ha vanificato i nostri sforzi e il nostro lavoro, ma adesso siamo tornati. L’affluenza altissima al botteghino conferma la storia d’amore tra la città e lo Stabile».

Guardate le stelle è il titolo della nuova stagione. Un titolo ispirato allo scienziato Stephen Hawking e che è anche un messaggio di speranza, di bellezza e di fiducia nel futuro dopo i momenti di grande incertezza che abbiamo vissuto. Venti i lavori in cartellone. A inaugurare sarà Donne in Guerra, spettacolo scritto a quattro mani dalla direttrice Sicignano, che ne cura anche la regia, e da Alessandra Vanucci.

«Caratterista principale di questo spettacolo è la rivoluzione dell’impostazione dello spazio scenico che gli spettatori vedranno capovolto – continua la Sicignano – Lo spettacolo inizia sul palcoscenico ma, sin da subito, integra attori e pubblico nella stessa storia. Gli spettatori saranno coinvolti al cento per cento. Sulla scena saranno presenti sei protagoniste straordinarie: Federica Carruba Toscano, Egle Doria, Isabella Giacobbe, Barbara Giordano, Leda Kreider e Carmen Panarello. La storia è ambientata nell’estate del 1944 e racconta le vite di queste donne durante la Seconda guerra mondiale e quali sono stati i sacrifici fatti per ricostruire il nostro paese dopo il grande conflitto. La memoria – prosegue – – è importantissima e noi siamo l’ultima generazione che ha avuto racconti diretti di questa guerra e credo che in qualche modo dobbiamo raccontarli a nostra volta». Lo spettacolo andrà in scena dal 28 settembre al 29 ottobre.


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