Teatro Biondo, stagione positiva, ma bilancio in alto mare. Puglisi: “Il futuro dipende dalla politica e io non mi dimetto”

LA DIREZIONE DELLO STABILE PRESENTA DATI DA TRIONFO. EPPURE LA REGIONE NON HA ANCORA MESSO NERO SU BIANCO SUL FINANZIAMENTO DELLA PROSSIMA STAGIONE. IL “J’ACCUSE” DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE E LE BATTUTE SALACI DELLA DANTE

di Gabriele Bonafede

È stata una calda mattinata di cuore e tempesta al teatro Biondo di Palermo. Mentre lo spettacolo di Egle Palazzolo, La chiamata, in occasione della giornata di Falcone, riceve ovazioni e approvazioni in sala Grande, la direzione del Biondo presenta alla stampa i risultati della stagione appena conclusa in sala Strehler.

Se ne prendono carico il direttore dello stabile, Roberto Alajmo, l’artista residente Emma Dante e il presidente della Fondazione Biondo, Gianni Puglisi davanti a decine di giornalisti. Sapevamo già che la stagione sul piano sia qualitativo sia quantitativo è stata un successo pieno, ben oltre le aspettative che pure erano alte.

Nondimeno, a vedere le fredde statistiche, i numeri che snocciola la direzione, si rimane lo stesso sorpresi: gli spettatori complessivi sono cresciuti del 68%, gli abbonati del 166%, gli introiti complessivi (comprese le vendite della produzione) superano i 900 mila Euro, grazie a un incasso biglietti e abbonati raddoppiato e un incasso di vendite delle produzioni 12 volte maggiore al precedente anno (su questa voce si registra incremento del 1107 %, avete letto bene, mille e cento sette per cento).  E questi sono solo alcuni dati: un quadro più completo è nella tabella-immagine qui a fianco.

Teatro Biondo Tabella dati a confronto stagioni 2013 e 2014

Essendo il numero delle rappresentazioni diminuito, i maggiori incassi totali determinano una maggiore produttività per unità-spettacolo, con un incremento, è il caso di dirlo, spettacolare: si passa da una media di 1085 a una di 2610 Euro a recita (tra spettatori e abbonati). Questo dato non è presente nella tabella che pubblichiamo, e Alajmo anzi si rammarica di aver diminuito il numero delle recite. Ma facendo un rapido calcolo, la produttività per recita in termini economici è evidentemente aumentata, e di molto: +240%.

La direzione presenta oggi anche le vendite di spettacoli prodotti dallo Stabile nella prossima stagione, in base ad accordi con altri teatri e festival: “In particolare – si legge in un comunicato stampa del Biondo – è previsto il debutto di Io, nessuno e Polifemo di Emma Dante a Vicenza, Milano, Roma e Napoli; Lucio di Franco Scaldati a Bologna; il nuovo spettacolo di Moni Ovadia, Doppio Fronte con Lucilla Galeazzi, a Ravenna e al Mittelfest di Cividale del Friuli; Lampedusa Beach di Lina Prosa al Piccolo di Milano nell’ambito delle manifestazioni per Expo 2015, mentre Un errore umano di Gigi Borruso è reduce da due settimane a Parigi.”

Gianni Puglisi

Ma la prossima stagione, come ogni anno, è in bilico. Il pubblico è tornato al teatro stabile di Palermo, ed ha contribuito al bilancio con quasi 700.000 Euro, cioè su per giù la stessa somma che viene a mancare dalla Provincia, ormai cancellata. Ma, afferma Puglisi, “le spese generali, fisse, rappresentano circa cinque milioni, e il conto presso il Monte dei Paschi è costantemente in rosso”.

Si parla quindi senza peli sulla lingua, si aprono i libri alla stampa e al pubblico, con una franchezza favorita dalle parole e lo stile senza fronzoli  di Emma Dante: “Ci siamo fatti il per arrivare a questi risultati. Dietro il successo c’è un lavoro immenso.”

Emma Dante

La franchezza della Dante stimola ulteriormente quella di Puglisi che si scatena contro la politica “parolaia”, ribandendo che la direzione del teatro e la cittadinanza di Palermo hanno fatto la loro parte: quasi triplicando le entrate-abbonamento e al box-office in un momento di crisi. “E anche il Comune ha fatto la sua, dando puntualmente quanto promesso dal Sindaco, Leoluca Orlando: un milione e settecentocinquantamila Euro. Ma la Regione ha invece tirato la corda”, prosegue Puglisi, “con una legge di vaziazioni di Bilancio non ancora approvata e promesse di finanziamento molto variabili, tra 2 milioni e 400mila euro e un milione e 400 mila, diffuse dai media e non direttamente dall’Amministrazione”. Queste cifre non basterebbero a pagare le spese fisse, figuriamoci un risanamento completo con nuovi investimenti nella produzione.

“Ci siamo dati la scadenza del 31 Maggio per prendere decisioni”, prosegue Puglisi, “e cioè dopo il consiglio di amminitrazione del 29 e soprattutto dopo le elezioni, dove tutti sono in pista e quindi promettono solo a parole: il futuro dipende da questa politica, e ancora non possiamo programmare nulla”.

Gli fa eco il direttore artistico, Roberto Alajmo: “Spero di lanciare la campagna abbonamenti quanto prima, e non in ritardo come lo scorso anno”.

Roberto Alajmo

Riferendosi alla legge sul falso in bilancio, Puglisi rilancia con ironia: “Non sono disponibile a rischiare la fedina penale e il carcere, ma nel mio DNA non esistono le dimissioni, che aprirebbero il toto-poltrona distraendo dal tema principale.”

E cioè: se la Regione tirerà fuori o no i fondi necessari a continuare il rilancio del Teatro Biondo, avviato con tanto successo sia sul piano culturale che su quello economico.

E gli sponsor? Alajmo ammette che in questa fase economica generale “al massimo riusciamo a realizzare scambio-merci, senza immissione di nuove liquidità”.

Appuntamento al dopo-elezioni della prossima settimana.


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