Un nuovo capitolo dell’inchiesta su tangenti e appalti nella sanità siciliana scuote Palermo. La procura ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’emissione di 15 misure cautelari — 8 in carcere, 4 ai domiciliari e 3 interdittive per altrettante società — nell’ambito di un’indagine su tangenti e appalti pilotati che coinvolge gli ospedali pubblici […]
Tangenti e appalti truccati nella Sanità: nuova indagine a Palermo su ospedali e imprese private
Un nuovo capitolo dell’inchiesta su tangenti e appalti nella sanità siciliana scuote Palermo. La procura ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’emissione di 15 misure cautelari — 8 in carcere, 4 ai domiciliari e 3 interdittive per altrettante società — nell’ambito di un’indagine su tangenti e appalti pilotati che coinvolge gli ospedali pubblici Villa Sofia-Cervello e Civico e un gruppo di imprese private del settore sanitario.
Al centro dell’inchiesta, ancora una volta, il commercialista Antonino Maria Sciacchitano (nella foto interna), 65 anni, originario di Corleone, già ai domiciliari per il precedente filone dell’indagine Sorella Sanità bis e ora destinatario di una nuova richiesta di arresto in carcere. Secondo l’accusa, Sciacchitano avrebbe intascato una tangente da 25 mila euro per favorire ditte amiche nell’aggiudicazione di forniture di materiale chirurgico, dispositivi medici e servizi ospedalieri.
Appalti milionari e un sistema collaudato di favori e mazzette

L’inchiesta, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e condotta dai sostituti Andrea Zoppi e Felice De Benedittis, delinea un presunto sistema di favoritismi e mazzette che avrebbe pilotato le gare d’appalto per decine di milioni di euro, tra cui la gara da 47 milioni per la sterilizzazione del materiale chirurgico del Civico.
Tra i principali indagati figurano Catello Lello Cacace, imprenditore di Castellammare di Stabia, ritenuto il faccendiere del gruppo; Umberto Maggio, titolare della Pacifico srl; Umberto Perillo della E.Medical srl; Giuseppe Valentino della Svas Biosana; Gaetano Di Giacomo e Massimiliano De Marco della Servizi Ospedalieri spa; e Diego Russo, anch’egli della E.Medical.
Ai domiciliari, invece, sono stati richiesti per Milko De Seta, collaboratore della Pacifico srl; Vincenzo Criscuolo, dipendente della Svas Biosana; Alba Cristodaro, responsabile unico del procedimento al Civico; e Aldo Albano, provveditore dell’azienda Villa Sofia-Cervello. Diversi di questi nomi compaiono già nei precedenti fascicoli dell’inchiesta.
Tangenti e appalti nella Sanità: un’inchiesta che si allarga
Solo pochi giorni fa in un’altra indagine la procura di Palermo aveva iscritto nel registro degli indagati 18 persone, tra cui Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Siciliana, e Saverio Romano, parlamentare di Noi Moderati, per i quali è stata avanzata la richiesta di arresti domiciliari.