Supermaratona dell’Etna, da zero a 3000 metri Domani la gara con il più alto dislivello al mondo

Le emozioni uniche di una corsa vissuta dalla spiaggia di Marina di Cottone, nel Comune di Fiumefreddo di Sicilia, fino alla vetta dell’Etna vulcano attivo più alto d’Europa. Sarà questo lo scenario che farà da cornice domani alla nona edizione della supermaratona dell’Etna. La gara, organizzata dall’associazione sportiva Etna Trail del presidente Carmelo Santoro, è unica nel suo genere grazie al tracciato unico con il più alto dislivello al mondo. 

Dopo la vittoria della passata edizione di Lorenzo Trincheri, per tre volte consecutive padrone dalla cima del vulcano, quest’anno a contendersi il titolo della gara internazionale saranno 212 atleti in rappresentanza di cinque diverse nazionalità: Spagna, Francia, Germania, Russa e Stati Uniti. Al via anche 18 staffette, composte da tre atleti per gruppo, che si alterneranno lungo i 43 chilometri di gara

Tra le novità di questa edizione, la nuova organizzazione, passata dalle mani del siciliano trapiantato in Friuli Venezia Giulia Mariano Malfitana a quelle di Santoro. «L’idea di questa gara – spiega durante la conferenza stampa Malfitana – parte da quando ero bambino e sognavo di scalare l’Etna dal mare alla sua vetta. La prima prova risale al 2004 con tre partecipanti per poi partire ufficialmente nel 2005 con più di 40 partenti. È una manifestazione particolare da organizzare per le difficoltà nell’ottenere le autorizzazioni».

Sulle problematiche e la «solitudine istituzionale a livello regionale», si sono soffermati Marco Alosi, sindaco di Fiumefreddo di Sicilia e Alfio Guzzetta, vice sindaco di Linguaglossa. «Si tratta di un evento che coinvolge tutto il comprensorio – esordisce Alosi – io però voglio rivendicare l’assenza totale della politica a livello regionale non solo dal punto di vista economico». Parole che trovano una sponda nella riflessione di Guzzetta: «In altri posti un evento del genere avrebbe ricevuto un forte sostegno da parte delle istituzioni compreso il parco dell’Etna».

Ad affiancare l’organizzazione anche la federazione di atletica leggera con il suo comitato provinciale presieduto da Davide Bandieramonte e rappresentato durante la conferenza stampa dal consigliere Enrico Pafumi: «L’associazione Etna Trail da quest’anno è entrata a far parte della Federazione con nostro grande piacere. Far conoscere questi territori tramite queste manifestazioni sportive è fondamentale» 

Non ci sarà invece il pettorale numero uno lungo le strade dell’Etna perché simbolicamente affidato alla famiglia del defunto Aldo Plai. L’uomo, recentemente deceduto a causa di un incidente domestico, era stato in passato tra gli organizzatori della manifestazione.


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