Il provvedimento del governatore entrerà in vigore alle 14 di oggi. Adesso bisognerà capire quale sarà la risposta delle compagnie di trasporti marittimi, se accetteranno di contravvenire a quanto disposto da un decreto legge ancora in vigore
Stretto e green pass, arriva l’ordinanza di Musumeci «Fine a ingiustizia». La Regione si oppone a Roma
Dopo la minaccia e l’ultimatum, arriva l’ordinanza. La Regione Siciliana si mette contro lo Stato e dispone il provvedimento per autorizzare l’attraversamento dello Stretto anche a chi non ha il green pass rafforzato, cioè chi finora non è vaccinato o non è guarito da poco dal Covid. La misura nasce come contrapposizione al decreto legge con cui il governo nazionale ha limitato la circolazione verso le isole maggiori. Da più parti, compresi noti giuristi, sono arrivate le critiche, mentre il mondo della politica ha più volte lanciato appelli a rettificare i contenuti del decreto. Tra loro il sindaco di Messina e futuro candidato alla presidenza della Regione Cateno De Luca, ma anche lo stesso Nello Musumeci.
L’ordinanza del governatore entrerà in vigore dalle 14 di oggi, si legge in una nota di palazzo d’Orleans, e sarà in vigore fino a emergenza sanitaria finita. Il provvedimento è adottato «al fine di garantire e salvaguardare la continuità territoriale, l’accesso e l’utilizzo dei mezzi marittimi di trasporto pubblico per l’attraversamento dello Stretto di Messina nonché per i collegamenti da e per le Isole minori siciliane». Coloro che usufruiranno dell’ordinanza sono chiamati a rimanere all’interno dei mezzi con cui salgono sul traghetto, mentre i pedono non potranno accedere ai locali chiusi. «Poniamo fine così – dichiara Musumeci – a un’assurda ingiustizia ai danni soprattutto dei passeggeri siciliani. Una norma discriminatoria del governo centrale al quale abbiamo fatto appello già da due settimane, affinchè si rimediasse».
L’ordinanza prevede che per salire sul traghetto basterà avere con sé il referto negativo di un tampone antigenico o molecolare. Resta adesso da capire quale sarà la risposta delle compagnie che gestiscono i trasporti marittimi. Non è detto, infatti, che a fronte di una norma nazionale accettino di contravvenire ad essa facendo leva sull’ordinanza regionale di Musumeci.