di Aldo Penna
Ore 7,20 del mattino, la lista appesa su un foglio attaccato dietro un vetro registra 20 iscritti. Allo sportello per il pagamento del ticket c’è già la fila per ritirare il numero. Interrogando i presenti e stimando i doppi tempi d’attesa: analisi e pagamento ticket, occorreranno almeno tre ore per completare l’iter. Vecchietti e donne malate subiscono lo stesso trattamento. Ci si chiede se è non possibile fare altrimenti, se non esiste la possibilità di un’organizzazione diversa che limiti i disagi.
Un semplice giro d’orizzonte e scopriamo che a Pisa il ticket si paga online, allo sportello o alla macchinetta. Al Niguarda di Milano le analisi si prenotano via telefono e sul loro sito esiste l’elengo, lunghissimo, di ogni prestazione effettuata dai laboratori con i suggerimenti al paziente sul comportamento da tenere.
E’ un problema di risorse? Non credo. Aggiornare un sito, quello del Civico è avaro di notizie che vadano oltre i numeri di telefono, non è operazione costosa o complicata. Immaginare il pagamento con mezzi diversi dalla coda fisica è oramai entrato nel costume diffuso. E prenotare un appuntamento per svolgere l’analisi richiesta è un modo per far sentire l’utente contribuente, un prezioso cliente della struttura pubblica e non solo un numero che rimpingua la media delle prestazioni raggiunte.
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