Diversi episodi, in questi anni, hanno posto al centro del dibattito la gestione della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico di Catania. Sia di quelli che percorrono il centro storico che, allo stesso modo, di quelli che viaggiano lungo i quartieri periferici, collegando zone abbandonate e quartieri popolari. Ieri mattina in piazza Giovanni XXIII i carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato un 44enne che, all’interno del 530, si è prima spogliato e ha poi dato in escandescenza legandosi al sedile del mezzo con la cintura di sicurezza. «Urlando e minacciando l’autista e i passeggeri», come scrivono i militari in una nota.
Dopo le denunce di carenza di personale di polizia negli ospedali cittadini, è dunque un caso di cronaca, questa volta, a riportare a galla la questione dell’ordine pubblico nelle stazioni e sugli autobus di linea. Che, secondo il sindacato Fast-Confsal, sono ormai il «regno dell’anarchia». «Da anni chiediamo più sicurezza sui bus – spiegano Giuseppe Cottone e Dino Torrisi, rispettivamente segretario provinciale e aziendale della sigla – Abbiamo bisogno di un monitoraggio serio della linea Librino express, ma non solo, di tutte quelle che collegano le periferie al centro». Secondo i due rappresentanti dei lavoratori le principali criticità si verificherebbero sulla linea 523 e 726, durante le ore notturne.
«Soprattutto nel fine settimana – aggiungono Cottone e Torrisi – Ci sono centinaia di persone che devono salire fino a via Capopassero, via Galermo, spesso ubriache e drogate, che inveiscono contro gli autisti». Per questo motivo il sindacato chiede la sospensione di «tutte le corse di mezzanotte». «Sono inutili e dannose, tra l’altro non c’è neanche ricavo per l’azienda visto che non nessuno paga e non ci sono controlli per i biglietti». L’ultimo turno di lavoro per il personale verificatore – così vengono chiamati i controllori – finisce infatti alle 21.30 e, tra l’altro, il servizio di vigilanza a bordo è stato sospeso con il cambio ai vertici di Amt.
Da parte sua il presidente della municipalizzata, Puccio La Rosa ha risposto alle questioni sollevate dalla sigla, parlando di un rapporto diretto con la polizia di Stato. «Esprimo solidarietà ai lavoratori e ai cittadini – dichiara Puccio La Rosa a MeridioNews, riferendosi all’aggressione di ieri mattina – Mi sono incontrato con il questore della città pochi giorni dopo il mio insediamento e posso dire che stiamo lavorando per fare in modo che tutte le aree videosorvegliate vengano collegate ai terminali della polizia». «C’è un’attenzione massima anche da parte dei vigili urbani per garantire la sicurezza – conclude La Rosa – Purtroppo però la situazione è quella che è. Noi ce la metteremo tutta».
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