Chiude con numeri da record il fine settimana etneo dedicato a innovazione e nuove imprese. 150 i partecipanti - tra cui tanti under 18 - che si sono incontrati al Wcap per realizzare un modello di business in 54 ore. Tra i 16 progetti in gara, quattro hanno conquistato la giuria e il premio finale con idee che spaziano dal superamento delle barriere architettoniche, alla moda, passando per consigli sulle automobili ed eventi low cost
Startup weekend 2014, vincono i giovani «Un’iniezione di fiducia per il territorio»
«Comunque vada, il nostro progetto è migliorato tantissimo». Una frase, sussurrata da un giovane startupper poco prima della premiazione, che sintetizza perfettamente lo spirito dell’edizione 2014 dello Startup weekend Catania, il fine settimana etneo dedicato ad innovazione, digital e nuova impresa. Tre giorni intensissimi, dal 23 al 25 maggio, conclusi ieri pomeriggio con la creazione di 16 nuovi progetti imprenditoriali, messi in piedi in 54 ore di lavoro no stop. Un appuntamento che, anche quest’anno, è stato un successo già a partire dai numeri: 150 gli iscritti, tra sviluppatori, grafici, creativi, economisti e comunicatori del web, tutti giovanissimi e determinati, che si sono riuniti nella sede catanese dell’acceleratore Working Capital di Telecom Italia per trasformare le loro idee in aziende di domani. Grazie anche all’aiuto e ai consigli di 30 mentor provenienti da tutto il sud Italia. Tra contaminazione, gioco di squadra e voglia di fare, per favorire crescita e sviluppo. «Linnovazione si fa scoprendo nuovi imprenditori e creando aziende che portino lItalia verso il futuro sottolinea Salvo Mizzi, fondatore di Wcap – Ognuno di voi, lavorando con costanza e coraggio, ha le potenzialità per costruire il futuro».
Dei 16 progetti in gara, in tre hanno conquistato il favore della giuria – composta da personalità di spicco in ambito accademico ed imprenditoriale – grazie ad originalità, innovazione e concretezza. Portandosi a casa un percorso di mentorship e la possibilità di accedere agli spazi di co-working del Wcap. Sul primo gradino del podio è salito il team di GuidAbile, una piattaforma per mappare locali e luoghi privi di barriere architettoniche, accessibili alle persone con disabilità. Secondo e terzo posto a pari merito, invece, per Motorsquare, social community che aiuta a scegliere l’automobile giusta grazie alle recensioni dai consumatori, e TakeTik, app per trovare e prenotare eventi, creata per dare visibilità agli artisti minori ed offrire biglietti più economici. Menzione d’onore con annesso percorso di accelerazione al Working Capital per il progetto più applaudito: DressMash, un «armadio virtuale» con cui scegliere l’outfit giusto per ogni occasione direttamente dallo smartphone, ideato da Anna Di Paola, studentessa appena 16enne con la passione per la moda e il piglio da imprenditrice di successo, che ha lasciato il pubblico a bocca aperta. «Partecipare allo Startup weekend è stata un’esperienza fantastica racconta la ragazza Quando sono arrivata non conoscevo nessuno e in tre giorni, grazie al mio team e ai mentor, ho imparato quello che si apprende in cinque anni di lavoro».
Ma Anna non è stata l’unica giovanissima con un’idea brillante in tasca a partecipare allo Startup weekend, caratterizzato quest’anno dalla presenza di moltissimi studenti delle scuole superiori under 18 e universitari poco più che ventenni, pronti a mettersi in gioco e ad imparare. «Se avessimo avuto noi l’opportunità di iniziare così presto, probabilmente saremmo arrivati prima e meglio – spiega Tony Siino, esperto di web e social media, mentor di DressMash. Un’«esperienza positiva» ed uno «stimolo utilissimo» anche per i professionisti che, come il blogger palermitano, hanno vestito i panni dei coach. «A chi è già professionalizzato, fa bene interagire con ragazzi che non hanno esperienza ma hanno l’età in cui è più facile buttare fuori idee geniali», sottolinea. Idee che, secondo Siino, hanno la possibilità di diventare progetti concreti grazie alla «commistione tra tecnici e creativi, giovani e professioniti, che si è creata nello Startup weekend catanese: una formula chimica perfetta per far detonare l’innovazione».
Tre vincitori, ma nessun perdente. Tra i progetti in gara che non sono saliti sul podio, non sono mancate idee originali e innovative, quasi tutte pensate per risolvere problemi quotidiani e soddisfare bisogni diffusi. A spopolare, i servizi per turisti e viaggiatori: da Etriply, app che aiuta ad organizzare il viaggio, a Rail Around, piattaforma che associa i luoghi alle loro specialità enogastronomiche, passando per Cicaro, applicazione che mette in contatto turisti e abitanti del luogo, Fastour, servizio con cui creare un itinerario turistico in base al tempo a disposizione, e PlanYourTrip, piattaforma web che organizza percorsi personalizzati attingendo informazioni dai social network. E ancora, tante utility, che spaziano tra tempo libero, salute, impresa e rispetto per l’ambiente. QrDrink, gioco che sensibilizza sul bere responsabilmente; BizVision, app che mette in relazione le aziende nel mercato B2B; Himera, piattaforma per la salute delle donne in gravidanza; Camp Now, app per prenotare un campo sportivo e organizzare una partita; Build 3D, idea che applica la stampa in 3D alla costruzione di case mobili; Bocoon, servizio per ordinare da mangiare da casa; LecO-bike, progetto che recupera bici usate e le converte in elettriche; Asset management system, impresa per la gestione di impianti fotovoltaici.
«Al centro dell’evento ci sono state le startup – commenta l’organizzatore Antonio Perdichizzi – ma le vere protagoniste sono le persone meravigliose che ci stanno dietro: i partecipanti, i mentor, lo staff e tutti i partner che ci hanno sostenuto». Un bilancio positivo per uno Startup weekend «di successo», non solo dal punto di vista dei numeri. «Abbiamo coinvolto tanti giovanissimi, anche delle scuole, e questo è un segnale importante perché il cambiamento culturale parte da loro», sottolinea Perdichizzi. «Oggi da qui sono usciti tanti bei progetti, insieme a 200 nuovi ambasciatori del fare da soli – conclude – con un messaggio di speranza e possibilità di riuscire. Una bella iniezione di fiducia per il territorio». Con un arrivederci all’edizione 2015.
[Foto di Startup weekend Catania su Facebook]