Corridoi e spogliatoi dello stadio comunale di Sciacca (in provincia di Agrigento) sono stati trasformati in centro di accoglienza provvisorio per una ventina di migranti nordafricani. Braccianti agricoli che sono stati impegnati nella campagna della raccolta delle olive. Sono stati i carabinieri a trasferirli nella struttura sportiva dopo avere smantellato la tendopoli abusiva di Caltabellotta. […]
Lo stadio comunale di Sciacca è diventato un centro di accoglienza per i migranti
Corridoi e spogliatoi dello stadio comunale di Sciacca (in provincia di Agrigento) sono stati trasformati in centro di accoglienza provvisorio per una ventina di migranti nordafricani. Braccianti agricoli che sono stati impegnati nella campagna della raccolta delle olive.
Sono stati i carabinieri a trasferirli nella struttura sportiva dopo avere smantellato la tendopoli abusiva di Caltabellotta. Il luogo dove, il 19 novembre, è maturato l’omicidio del ventottenne marocchino Elfaquihin Hakim, ucciso a sprangate al culmine di un’aggressione. Un delitto di cui è stato accusato un connazionale della vittima di 34 anni, tuttora detenuto. Il cadavere era stato trovato alla periferia di Caltabellotta, nei pressi del campo sportivo non distante dall’accampamento abusivo poi smantellato.
Nell’ambito di una serie di verifiche, i carabinieri hanno concluso che alcuni dei migranti impegnati come braccianti nelle campagne del territorio dell’Agrigentino non sarebbero in regola con i permessi di soggiorno. La questura di Agrigento, adesso, è già al lavoro per le operazioni di rimpatrio. L’alloggio temporaneo dentro i locali dello stadio di Sciacca è stato organizzato in collaborazione con il personale della protezione civile del comune ed è tuttora sorvegliato da polizia e carabinieri.