Il club rosanero, che ha nominato un professionista per una perizia diversa da quella dei tecnici comunali, fino a quando lo stadio resterà chiuso ai tifosi per l'emergenza Covid pagherà circa la metà rispetto alla cifra prevista dalla convenzione approvata a luglio
Stadio Barbera, c’è aria di intesa con il Comune Il Palermo usufruirà di uno sconto per il canone
Una vittoria a metà. E’ quella che, in attesa di un accordo definitivo sperando nel frattempo nel ‘ritrovamento’ sul sito del Comune del protocollo dell’atto firmato il 22 dicembre dal sodalizio targato Hera Hora, ha ottenuto il Palermo in merito alla cifra relativa al canone annuo da versare nelle casse comunali nell’ambito della convenzione, approvata lo scorso luglio dal Consiglio comunale, che riguarda la concessione dello stadio Renzo Barbera.
Il successo porta la firma di Mario D’Amore, professionista al quale il club rosanero ha affidato l’incarico di fornire agli uffici comunali una perizia diversa da quella redatta dai tecnici del Comune (contestata, in questo contesto, l’impostazione secondo cui il Barbera viene equiparato ad un esercizio commerciale) e che ha rideterminato la cifra facendo leva sul fatto che in questo periodo lo stadio non è aperto ai tifosi a causa dell’emergenza Covid e che all’interno dell’impianto di viale del Fante c’è ancora qualche ufficio che non è a disposizione della nuova compagine societaria. Per queste due ragioni il Palermo potrà usufruire di uno sconto: non pagherà gli oltre 340 mila euro annui stabiliti dalla convenzione approvata cinque mesi e mezzo fa (cifra ritenuta esagerata dalla società presieduta da Dario Mirri) ma intorno ai 170 mila euro, circa la metà.
Il quadro, in ogni caso, è rimasto invariato. Una volta terminato questo periodo particolare, le parti si siederanno nuovamente a tavolino per ridiscutere la cifra consapevoli del fatto che per modificare l’importo stabilito (i 341 mila sono raggiungibili con i fondi stanziati dalla Regione a favore delle società sportive che devono pagare gli affitti durante la pandemia) dovrà essere espletato un iter burocratico che passa dai colloqui con le commissioni tecniche di valutazione tenendo sempre presente che ogni modifica andrà valutata dal Consiglio comunale. Serviranno comunque altri tasselli per completare il puzzle. Uno di questi riguarda la cartellonistica pubblicitaria all’esterno dello stadio, nodo che verrà sciolto attraverso un bando pubblico.