Due sconfitte consecutive esterne con Frosinone e Bari. Alla vigilia della partita contro lo Spezia, in trasferta, i temi della settimana non sono diversi da quelli delle precedenti. Tanti infortunati. Qualche squalificato. Squadra titolare da improvvisare adattando i superstiti, qua e là per il campo, senza badare troppo al ruolo. Il gruppo è in difficoltà, numerica e tecnica. La classifica è difficile, penultimi. Il peso del momento almeno fino al fischio dinizio – è tutto sulle spalle di Giuseppe Sannino, che in conferenza stampa presenta la partita con l’abituale energia.
«È il solito andirivieni di giocatori che tornano a disposizione – spiega l’allenatore – e altri che non saranno disponibili. Gli undici che andranno in campo saranno all’altezza del Catania, ognuno dovrà dare il meglio di sé, stimolato ancor più dallemergenza». Rientreranno tra i disponibili Frison e Jankovic. Leto, caso della settimana: alluscita dal campo contro il Bari ha rifiutato il saluto dellallenatore. La società ha fatto sapere che sarebbe stato lallenatore a decidere sulla eventuale punizione tecnica. Sannino glissa: «Ho ancora una notte davanti per prendere una decisione».
Passo successivo, discutere del collettivo dopo aver parlato dei singoli. Cosa attendersi dalla gara di sabato? «Sono venuto al Catania per vincere. La mia squadra gioca sempre per i tre punti, anche se la classifica non le rende merito». A proposito di classifica, nelle ultime due settimane, tanto lamministratore delegato Pablo Cosentino che il presidente, Antonino Pulvirenti, hanno confermato lobiettivo serie A. Sannino la vede così: «Il presidente ha detto quel che cera da dire. La serie A è lobiettivo che ognuno di noi deve portare nella testa, nel cuore, non nelle parole». Se la società parla di serie A è perché si aspetta di più? «I ragazzi fanno già il 110 per cento di quel che possono fare – sottolinea Sannino – Giochiamo sempre per vincere, ma va considerato anche il momento tumultuoso che attraversiamo». Quando passerà? «Col ritorno di tanti infortunati tornerà in campo la squadra che tutti avevamo in mente, società compresa».
Cosa dobbiamo aspettarci dalla campagna di gennaio? «Non voglio parlare di calciomercato. Se aspettassimo gennaio per provare a migliorarci, moriremmo prima. Bisogna prendere il massimo da questo momento. Dobbiamo farci rispettare sempre, giocare sempre per vincere ma quando non riusciamo, non dobbiamo perdere».
In una sola frase, a La Spezia che Catania dovrà essere? «Voglio una squadra che sia in partita anche quando la palla è fuori».
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