Spostati a Catania

Una trasmissione giovane in mezzo ai giovani: è questo l’identikit dell’incontro di ieri al monastero dei Benedettini, dove il consueto appuntamento delle 15 di Radio Due, Gli Spostati, è stato trasmesso in un’aula gremita di ragazzi curiosi di apprendere i trucchi del mestiere e attratti dalla presenza di tre grandi cantanti della musica italiana. La nostrana Carmen Consoli, Paola Turci e Marina Rei hanno animato la trasmissione condotta da Massimo Cervelli e Roberto Gentile, dimostrando un grande senso dell’umorismo e una grande disponibilità nel confrontarsi con la curiosità degli studenti.
 
L’inizio promette bene, con Fiorello che nel passare la linea a Gli Spostati regala degli sprazzi della sua consueta ironia, cercando di spiegare alla Turci il significato della parola ciatu: “Paola, pi mia a parola ciatu è la massima espressione dell’amore”, suscitando le risate e l’applauso di un’aula entusiasta. Concluso l’intervento di Fiorello, con l’imitazione del mitico Mike, comincia la trasmissione vera e propria con gli interventi degli ospiti intervallati alle canzoni e al tg.
 
C’è spazio per il confronto fra i vari dialetti, con la Turci che si avventura nella pronuncia sicula svelando : “ La mia amica Carmen è stata la mia insegnante di catanese”. Roberto Gentile chiede: ”Carmen cosa provi ogni volta che ritorni nella tua terra?” e la cantante  risponde: “Sono contenta ogni qualvolta torno nella mia Sicilia e a Catania, in questo caso tendo a sottolineare anche l’importante scopo del mio ritorno: il ricordo di Rosa Balistreri, cantante folk italiana scomparsa nel 1990, dopo una vita tormentata”.
 
La cantante catanese esalta la figura di Rosa, nata a Licata da una famiglia povera, un padre violento e amante del gioco e una madre semplice e buona: una bambina costretta a svolgere i più umili lavori a piedi nudi, scaricando la sua rabbia nel canto, unica isola felice della sua esistenza.
Ebbe il suo primo paio di scarpe a 15 anni quando riuscì a cantare in battesimi e matrimoni e imparò a leggere e a scrivere a 30 anni, fu maltrattata dal marito che cercò di uccidere in preda alla disperazione.
 
Dopo una serie di disgrazie, incontrò un periodo di serenità in cui incontrò il pittore Manfredi e personaggi di spicco come Buttitta e Dario Fo. Alla cantante siciliana è stata dedicata una mostra al Refettorio dei Benedettini e il concerto di sabato sera in Piazza Università con dieci cantanti donne fra le quali oltre al terzetto sopra citato, spiccano i nomi della Vanoni, Giorgia,Tosca e Nada.
 
Alla fine c’è spazio per gli interventi del pubblico, con l’intervento da parte di un funzionario dell’università, vincitore del gioco della  ghigliottina nel programma di Carlo Conti e quello di una ragazza che chiede a Carmen Consoli: ”Come si può risolvere il problema dei talenti siciliani che non riescono ad emergere a livello nazionale?”. La cantante risponde: “La Sicilia è da sempre terra piena di talenti che spesso non riescono ad affermarsi per la mancanza di supporto da parte delle istituzioni, le quali dovrebbero intervenire per favorire il loro inserimento”. Il programma finisce tra gli applausi entusiastici dei ragazzi che prontamente assaltano le tre cantanti alla ricerca di foto e autografi.


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