Escrementi, puzza, cartacce, scatolette vuote, e pure un topo secco, ecco cosa fa compagnia a chi da Scienze Politiche utilizza Via Pedegaggi, la stradina che collega la facoltà con laula studio di via Dusmet
Sporco è il sentiero che conduce alla conoscenza
Via Pedegaggi. Avete presente di che strada stiamo parlando? Il nome non vi dice niente ma se dicessimo che si tratta della viuzza subito dopo il palazzo di Scienze Politiche? Si, proprio lei, la prima traversa a destra percorrendo via Vittorio Emanuele verso il mare. Avete capito? Se ancora no, andate a farvi una passeggiata da quelle parti e lo capirete subito, o forse è meglio di no. I ragazzi che studiano a Scienze Politiche in particolare, ma non solo, la percorrono quasi tutti i giorni per passare dal palazzo della facoltà a quello dell’aula studio di via Dusmet e anche loro sconsiglierebbero un giro da quelle parti. Il motivo? Semplice: è una strada di m…a. Stiamo esagerando? Purtroppo no. Cacche di tutti i tipi, di tutte le dimensioni e di tutte le consistenze, rifiuti di ogni genere, ma soprattutto un topo morto stecchito, decisamente disidratato su di un lato della strada, per non parlare della puzza che farebbe rabbrividire anche il più raffreddato dei raffreddati. Le condizioni in cui si trova la strada, sono simbolo di incuria da tantissimo tempo, il topo, poi, è da talmente tanto tempo lì che ormai fa da cicerone ai turisti che magari curiosano tra le viuzze dietro i grossi palazzi delle strade principali del centro. La situazione igienico-sanitaria sembra da terzo mondo, dove della frase ‘pulizia delle strade’, non si conosce neanche il significato, eppure siamo a Catania, in pieno centro. Concordano Chiara e Valentina, due studentesse di Scienze Politiche, “questa strada è sempre stata così, eppure è utilizzata da moltissime persone, è davvero triste, poi in pieno centro…”
Allertati da una denuncia del Sindacato studentesco VOX POPULI e dell’associazione universitaria P.D.U siamo andati a fare un giro per voi in questa mini-discarica a cielo aperto.