«Una ragazza con il romanzo sempre in borsa». È la definizione che dà di sé la giovane Surya, classe 1984, fondatrice della piccola esperienza editoriale di Viagrande. Che, con poche collane ben curate, ha raggiunto risultati importanti. «E questo è solo l'inizio», promette l'ideatrice del progetto
Splēn, la casa editrice alle falde dell’Etna Scommessa della catanese Surya Amarù
I giovanissimi leggono. È questa la notizia che oggi suona in controtendenza rispetto alla crisi dell’editoria e all’idea che i ragazzi trascorrano il loro tempo libero esclusivamente su internet. La letteratura per ragazzi non conosce crisi, anzi è un settore in continua crescita. Nonostante la forte concorrenza di tv e videogiochi, bambini e ragazzi continuano ad essere affascinati dalla carta e dalle storie che stimolano la loro fantasia. E c’è una piccola casa editrice alle falde dell’Etna, a Viagrande, che proprio di questo ha fatto il suo punto di forza. La Splēn è nata un anno fa grazie alla passione della giovane catanese Surya Amarù, classe 1984, una ragazza «con il romanzo sempre in borsa».
«Il mio amore per i libri nasce da piccolissima – racconta -. Da quando ho iniziato a leggere, non sono più riuscita a smettere e ho subito desiderato di poter vivere un mondo abitato da libri e lettori come me. Oggi posso affermare che non c’è nulla di più bello che riuscire a realizzare i propri sogni di bambina». Soprattutto se si riesce a realizzarli nella propria città. A 18 anni Surya si iscrive alla facoltà di Lettere e filosofia e dopo la laurea segue corsi di editoria e lavoro redazionale a Roma. Rispetto ai coetanei che nella maggior parte dei casi fuggono per non tornare, Surya ha fatto una scelta per certi versi coraggiosa. Tornare nell’Isola per dare il proprio contributo all’arricchimento della sua città. «Al mio rientro – spiega -, un po’ per fortuna un po’ per tenacia, ho iniziato a lavorare come libraia per un’importante catena».
Contemporaneamente ha messo in pratica quanto imparato a Roma iniziando la gavetta per una casa editrice locale, prima come correttrice di bozze, poi in veste di editor e infine nel ruolo di direttora editoriale. «Un percorso di crescita durato otto anni che mi ha permesso di conoscere le dinamiche di una casa editrice che ne regolano il progetto editoriale». Ma Surya ha puntato ancora più in alto: ha scelto di mettersi in proprio e aprire la sua. «Questa decisione è nata quando ho avuto tra le mani un manoscritto di un aspirante scrittore che ho subito amato, ma che non sono riuscita a far pubblicare nella casa editrice dove lavoravo. L’ho conservato gelosamente per quasi tre anni, ripromettendomi che quando avrei avuto la possibilità quello sarebbe stato il primo libro della prima collana di narrativa».
E così è stato. Il 28 febbraio 2015 è stato pubblicato il primo libro della Splēn edizioni, Un cerchio nel buio di Antonio Ciravolo, che ha subito portato tante soddisfazioni, ricevendo riconoscimenti letterari e premi, tra cui il marchio Microeditoria di qualità per il valore letterario dell’opera e per l’originalità grafica della copertina, diventata il segno di riconoscimento della casa editrice. Insieme alla collana di narrativa Caleidoscopi è nata quella per ragazzi chiamata I fulmini, dedicata al nostro territorio e che ha esordito con due volumi sui Miti in Sicilia, scritti e illustrati da Riccardo Francaviglia, che su richiesta di ragazzi e librai sono stati tradotti anche in inglese. Un grande successo, anche se non è così semplice. «I libri sono considerati un oggetto di duplice lusso: per chi ha il denaro per acquistarli e per chi ha il tempo di leggerli. Inoltre sono più numerosi gli aspiranti scrittori che non i lettori, e ogni giorno nascono nuove case editrici che stampano qualunque testo, se chi scrive è disposto a pagare». Ma il lavoro dell’editore serio per la catanese è altro. È ricercare con dedizione piccoli tesori e investire per la pubblicazione e la promozione dei libri.
Un’altra missione di Surya è promuovere la lettura tra i più piccoli, insegnare loro che si può viaggiare lontano grazie alla fantasia generata da un buon libro. «Nel 2016 questo pensiero può apparire anacronistico – commenta – ma in realtà come dimostrano le vendite dell’editoria per ragazzi i giovanissimi leggono molto se stimolati correttamente». Ecco perché sono nate altre due collane per ragazzi: una di albi per i piccolissimi e I capodogli per lettori tra gli 11 e i 16 anni. A questo gruppo appartiene Jamil e la nuvola dell’autrice siciliana Lina Maria Ugolini che racconta l’avventura di un bambino venduto come schiavo nei campi di cotone. I diritti d’autore del libro andranno in beneficenza per l’adozione a distanza di un bambino egiziano. «Ogni libro della Splēn – conclude Amarù – è accompagnato da incontri, laboratori e progetti lettura per coinvolgere bambini, genitori e insegnanti. Ma è solo l’inizio».