Il bando per la gestione delle postazioni in legno e le spiagge comunali alla Playa è finito con un procedimento di revoca da parte del Comune. Il motivo è legato a una serie di vicissitudini del passato, quando i servizi erano affidati alla stessa ditta, la Fraggetta Fabio & C. La società però potrebbe fare ricorso
Spiagge libere e solarium, le promesse di apertura D’Agata: «La prossima settimana con nuovi gestori»
Non c’è una data ufficiale ma un nodo al fazzoletto adesso può anche essere fatto. «Contiamo di aprire i solarium già dalla prossima settimana dopo alcuni interventi da parte del nuovo gestore», parola di Rosario D’Agata, assessore al Comune di Catania con la delega all’Ambiente. Nella seconda settimana di luglio potrebbe quindi risolversi la vicenda dei ritardi per l’apertura delle piattaforme riservate ai bagnanti. Sia quella per l’accesso a mare per i disabili, a San Giovanni Li Cuti, sia le postazioni in legno di piazza Europa e Ognina. Tre strutture ancora incomplete, come ha recentemente denunciato il movimento Catania bene comune: «A migliaia di catanesi è ancora impedito l’accesso sicuro al mare mentre un enorme regalo, chissà se inconsapevole, viene fatto ai lidi privati che hanno potuto svolgere la propria attività senza alcuna concorrenza delle spiagge e delle piattaforme pubbliche».
A pesare sui 40 giorni di ritardo, rispetto all’apertura della stagione balneare fissata per il 31 maggio scorso, sono diversi elementi. Il fatto che il bando per la costruzione dei solarium sia stato pubblicato alla fine di aprile, per dirne uno. Ma soprattutto ombre e criticità legate alla gara di affidamento per la gestione di solarium e tre spiagge libere. Un bando da 330mila euro che era stato vinto dalla ditta Fraggetta Fabio & C. La stessa con la quale il Comune aveva una convenzione triennale iniziata a giugno 2013 e fino al 2015, che tra le clausole aveva quella di un possibile rinnovo per altri due anni fino al 2018. Dopo i numerosi disservizi del passato palazzo degli Elefanti, aveva negato la proroga, scegliendo di bandire una nuova gara. A vincere però è stata la stessa ditta grazie a un’offerta economica da 258mila euro. Nel frattempo la società cambia il suo rappresentante legale, passando dal padre Fabio al figlio Giuseppe. «Hanno vinto, non possiamo farci niente», spiegava a MeridioNews D’Agata. Salvo poi, a distanza di settimane, avviare il procedimento di revoca dell’affidamento per «l’emergere di condizioni ostative e non solo», come vengono definite oggi.
Nell’elenco delle contestazioni oltre alla titolarità della società finiscono tutti i «comportamenti che hanno avuto nei nostri confronti». I riferimenti, nemmeno nascosti, sono per esempio al mancato smontaggio durante la scorsa stagione, entro i termini previsti, del solarium di Ognina, a due passi dall’istituto Nautico. A togliere pannelli di legno e impalcature in ferro ci pensò una violenta mareggiata. Nel 2014 la postazione di piazza Europa, pare senza nessuna autorizzazione, venne trasformata dai gestori in una discoteca sotto le stelle. Ci sono poi tutte le vicissitudini legate alle spiagge della Playa, anche queste in mano a Fragetta, e come i solarium ancora inaccessibili al pubblico. Si passa dalla mancanza dei bagnini e dei kit di soccorso a quando, nell’agosto 2014, la ditta si sostituisce al Comune, lo scavalca, è concede al circo Orfei la spiaggia libera numero uno.
«Adesso a gestire tutto sarà la società arrivata seconda, mentre una terza era stata esclusa in fase preliminare dalla commissione di gara», spiega l’assessore D’Agata a MeridioNews. Tutto concluso, nonostante i ritardi? Non è detto, perché Fragetta pare abbia intenzione di rivolgersi al tribunale amministrativo regionale per fare valere le sue ragioni, interessando della vicenda anche l’autorità nazionale anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone.