Sparatoria ieri notte nelle campagne di Belpasso Ferito Turi Baffo, ritenuto vicino a boss Privitera

Salvatore Russo

Una fucilata alla gamba che secondo gli investigatori non sarebbe legata al suo passato giudiziario. La vittima della sparatoria, avvenuta ieri notte nelle campagne di Belpasso, in contrada Finocchiara, è Salvatore Russo. L’uomo, 56 anni, è rimasto ferito ed è stato ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Secondo le prime indiscrezioni non sarebbe in pericolo di vita. Non è ancora chiaro chi abbia sparato e sul caso stanno indagando gli uomini della squadra mobile di Catania. 

Nel 2014 Russo è finito in manette, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito dell’inchiesta Prato verde sul clan mafioso dei Cappello e la presunta reggenza di Agata Balsamo. Secondo gli investigatori l’indagato, conosciuto con il diminutivo di Turi baffo, sarebbe stato vicino al marito della donna: il capomafia Orazio Privitera detto Pilu russu

A puntare in passato il dito contro Russo è stato il collaboratore di giustizia Giacomo Cosenza. «È un soggetto collegato a Privitera – spiegava durante un colloquio con i magistrati – e in particolare si occupava di furti con Alfio Cosenza e Antonino Messina». In campagna Russo si sarebbe occupato anche di fare «il guardiano» per conto di Privitera, capomafia oggi recluso al carcere duro. 

Per i magistrati etnei, che stanno indagando sul ferimento di ieri notte, Turi baffo sarebbe stato «il collettore dei proventi delle estorsioni praticate nei terreni attraverso l’imposizione delle guardianie». Una metodologia arcaica ma ancora applicata dai clan nelle campagne di Catania e provincia, in particolare nella zona della Playa e della valle del Simeto. L’estorsione normalmente inizia con alcuni furti che hanno lo scopo di convincere le vittime a pagare per la vigilanza dei loro appezzamenti.


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