Per gli inquirenti un'elevata «pericolosità sociale» quella di un imprenditore di 44 anni il cui patrimonio è finito oggi sotto sequestro. Guarda il video
Spaccio di stupefacenti e rapine violente Sigilli a società e beni da 100mila euro
Un’autorimessa e la quota del 30 per cento di una società nel settore delle riparazioni elettromeccaniche, entrambe con sede a Villabate, e due motoveicoli. È un patrimonio da 100mila quello di un palermitano di 44 anni finito oggi sotto sequestro. La polizia ha eseguito, infatti, un decreto emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale è stato disposto un sequestro patrimoniale di beni. Per gli inquirenti la «pericolosità sociale» di Domenico Amari avrebbe trovato già una prima conferma nel 2016 con l’applicazione nei suoi confronti della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per tre anni, in quanto soggetto che, per la condotta e il tenore di vita, era ritenuto dedicarsi abitualmente a traffici delittuosi e vivere con i proventi di attività criminali.
Le indagini, inoltre, avrebbero accertato il suo ruolo di organizzatore e promotore di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Era emerso, in particolare, che l’area di pertinenza dell’autorimessa, sebbene formalmente intestata a un congiunto, fosse in realtà nella disponibilità dell’uomo, che la utilizzava per organizzare riunioni operative. Il 19 giugno 2018 scorso, inoltre, l’uomo è stato arrestato per una violenta rapina commessa il 22 agosto 2017 a Termini Imerese. In quella circostanza il gruppo criminale capeggiato da Amari si era impossessato con violenza di un container contenente circa 138 quintali di gamberi surgelati, del valore di circa 170 mila euro, aggredendo e sequestrando l’autista del mezzo.