Il nuovo contratto di servizio della partecipata comunale prevede che la tariffa oraria passi dai 75 centesimi a un euro. Almeno nel centro storico, la zona dei negozi e delle attività commerciali. «Un provvedimento non idoneo», dice la Confcommercio. E i presidenti delle circoscrizioni avanzano suggerimenti
Sostare, una proposta contro gli aumenti «Ottanta centesimi l’ora, ma più autobus»
L’amministrazione comunale vuole aumentare la tariffa del biglietto per posteggiare nelle strisce blu di Sostare, società che a Catania gestisce ottomila stalli. Come anticipato a luglio da MeridioNews, nel nuovo contratto tra partecipata e il Comune è previsto che la tariffa oraria passi da 75 centesimi a un euro in tutto il centro storico. Un’area di cui i confini, però, non sono stati tracciati. Di questo si è discusso questa mattina alla Confcommercio durante l’incontro tra il vicedirettore provinciale Francesco Sorbello, il presidente di Ascom Giovanni Saguto e i presidenti delle municipalità catanesi: Salvatore Romano (prima circoscrizione), Antonino Penna (consigliere di prima circoscrizione), Salvo Rapisarda (terza circoscrizione), Emanuele Giacalone (quarta circoscrizione), Orazio Serrano (quinta circoscrizione).
Confcommercio si oppone a questo aumento che, se approvato durante il consiglio comunale di martedì 26 gennaio, vedrà coinvolta la città per intero. Anche se la zona a risentirne maggiormente sarà il centro storico, dove si trovano la maggior parte dei negozi, e che sta vivendo un momento tragico. «È un provvedimento che riteniamo non idoneo a una città come Catania – dice Francesco Sorbello – che penalizzerebbe non solo i cittadini ma anche le attività commerciali. Abbiamo trovato nei presidenti di circoscrizione la massima solidarietà e la condivisione della nostra posizione».
«Per noi l’aumento è stato richiesto per tappare il buco enorme di Sostare e già per questo siamo contrari – aggiunge Giovanni Saguto -. Un aumento, anche se di pochi centesimi, provoca una carenza di disponibilità dell’utente a scendere in città per i proprio acquisti o altro». La città, secondo Saguto, potrebbe avere una perdita notevole. Ma l’obiettivo di Confcommercio è anche scoraggiare la sosta lunga, soprattutto da parte dei lavoratori che posteggiano la loro auto davanti al negozio togliendo la possibilità a chi vuole fare un giro in centro di avere un ricambio continuo di stalli disponibili. È necessario – sottolineano – far ripartire i mezzi pubblici e i parcheggi scambiatori come quello di piazzale Sanzio, aumentare il numero di bus e migliorare la mobilità in città.
E da Confcommercio e dai consiglieri di quartiere arriva una contro proposta. Un aumento, se proprio necessario, contenuto: «Chiediamo che si passi da 75 a 80 centesimi per la tariffa oraria e da 2,40 a 3,20 per la mezza giornata. Anche se andiamo contro la comodità dei nostri stessi associati e degli operatori, ci rendiamo conto che se vogliamo avere una città più disponibile verso i propri cittadini bisogna fare dei sacrifici». «Ci auguriamo che questa delibera di aumento – conclude Sorbello – venga rivista durante il consiglio comunale nei termini che abbiamo suggerito all’amministrazione. Che purtroppo, fino ad ora, non ci ha ascoltato».