L’aumento delle tariffe per parcheggiare negli stalli blu è realtà da mercoledì scorso. Tuttavia il nuovo contratto della partecipata Sostare non è stato applicato per intero. Non c’è infatti traccia della tariffa unica per la sosta notturna in centro storico. Modifica che era stata disposta dal Consiglio comunale a metà marzo e che avrebbe portato il costo della sosta da 50 centesimi l’ora a un euro per l’intera fascia oraria dalle 21 alle 2. Sul punto interviene la Fipet, sindacato che raggruppa i commercianti della zona interessata dal movida park, una sorta di quadrilatero tra via Etnea, via Ventimiglia, via di Sangiuliano e corso Sicilia: «Ci stupisce la celerità che ha portato all’applicazione dei nuovi canoni ma non c’è traccia del biglietto unico», spiega a MeridioNews Elena Malafarina. «Siamo sicuramente delusi perché avevamo ottenuto un piccolo risultato che speriamo venga reso davvero effettivo».
L’azienda che si occupa degli ottomila stalli blu presenti in città ha recentemente subito un cambio al vertice. Con la nomina a presidente dell’avvocato penalista Luca Blasi, che però si insedierà soltanto dopo Ferragosto. Sul movida park il nuovo titolare aveva detto che proverà «a trovare un modo per non gravare sulle tasche di coloro che frequentano il centro di Catania». Anche l’amministrazione nei giorni scorsi aveva detto la sua annunciando la stesura di «un provvedimento apposito». A proporre alcune modifiche per la sosta di notte era stato il consigliere di Sicilia futura Agatino Lanzafame, firmatario dell’emendamento, poi approvato in Consiglio a marzo, che istituiva la quota unica: «Chiederemo a Blasi di applicare la norma contrattuale in intesa con il Comune di Catania», spiega oggi a MeridioNews.
I problemi per i commercianti tuttavia non si fermano alle tariffe. «I pali con la segnaletica non sono illuminati e le scritte sono solo in italiano». Due criticità che spesso fanno rima con multe. «Molti clienti hanno preso tantissime contravvenzioni perché non riescono a capire o vedere bene la segnaletica», continua Malafarina. Ci sono poi le promesse non rispettate dal Comune. Tra queste quella delle tovagliette informative: fogli di carta da poggiare sopra i tavoli di pub e ristoranti, utili per spiegare ai clienti la funzionalità della sosta a pagamento in centro storico.
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