Una bara di legno chiaro ricoperta e circondata di fiori bianchi e girasoli al centro della navata principale della chiesa Madre di Solarino. È lì che nella mattinata di oggi si sono celebrati i funerali di Chiara Adorno, la 19enne originaria del paesino in provincia di Siracusa che è stata travolta e uccisa mentre attraversava sulle strisce […]
A Solarino l’ultimo saluto a Chiara, uccisa sulle strisce pedonali: «Amavi il cielo pieno di colori e ora ne fai parte»
Una bara di legno chiaro ricoperta e circondata di fiori bianchi e girasoli al centro della navata principale della chiesa Madre di Solarino. È lì che nella mattinata di oggi si sono celebrati i funerali di Chiara Adorno, la 19enne originaria del paesino in provincia di Siracusa che è stata travolta e uccisa mentre attraversava sulle strisce pedonali la Circonvallazione di Catania. Alla fine della messa, celebrata da don Luca Saraceno e a cui ha preso parte anche il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, sono stati i familiari e gli amici della ragazza a prendere parola dall’ambone.
«A volte i nostri ruoli si invertivano – dice mamma Mariantonietta – Sei tu che mi hai insegnato a vedere le cose belle della vita e io ti sarò grata per sempre. Adesso, Gesù – conclude io ti restituisco malvolentieri questo regalo della vita. Io ne ho fatto buon uso e sono sicura che anche tu ne farai un bene prezioso perché lei è preziosa». Subito dopo a prendere parola è anche papà Michele che ricorda la figlia come «una ragazza stupenda, piena di luce. Continuerò sempre a cercarti nella stanza accanto ma resterai per sempre dentro di me». Accanto a loro c’è anche Egle, la sorella della giovane. «Avevo scritto una cosa per Chiara ma voglio che rimanga solo per me e per lei e non la leggerò. Voglio solo sperare che mia sorella sia lì spensierata e che mi darà la forza per essere felice per lei». Poco prima dei familiari, anche un’amica ha voluto rivolgere un ultimo saluto a Chiara. «Avevi sogni, speranze e desideri ma ti è stata strappata la possibilità di ogni cosa. Amavi il cielo pieno di colori – continua la ragazza leggendo un pensiero collettivo degli amici – e non avremmo mai immaginato che un giorno ne avresti fatto parte. Quando il cielo al tramonto si colorerà di sfumature, penseremo a te».
Appassionata di danza e matricola di Scienze biologiche all’Università di Catania, Chiara Adorno è morta dopo una giornata di studio mentre stava attraversando la strada insieme al fidanzato. Lei, dopo l’impatto con uno scooter, è stata presa in pieno da un’auto che, stando a quanto riportato da alcuni testimoni a MeridioNews, procedeva a velocità sostenuta. I due 26enni che erano alla guida dei due mezzi – uno scooter Honda Sh e una Fiat Punto – sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio stradale. Un atto dovuto della procura per continuare le indagini e ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Intanto i mezzi e i cellulari di entrambi i giovani sono stati sequestrati e gli inquirenti stanno acquisendo i filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Sul corpo di Chiara è stata eseguita l’autopsia. E, intanto, nei giorni scorsi, è stata lanciata una petizione su Change.org per la realizzazione di un semaforo pedonale o di un sovrapassaggio di fronte alla Cittadella. Lungo la stessa strada, nel 2017, a perdere la vita investito era stato un altro studente, Danilo Di Majo.