Disposto il congelamento di circa 210mila euro, per Salvatore Andolina (Pdl), Luciano Spicuglia (Pd) e i vertici di tre società che avrebbero beneficiato illecitamente delle somme di denaro, frutto della simulazione dei rapporti di lavoro. I due politici, a ridosso dell'ultima elezione, erano stati promossi al ruolo di dirigente
Siracusa, truffa sui rimborsi ai datori di lavoro Sequestro a ex consiglieri provinciali e coop
Promossi a ruolo di dirigente, pur non avendo mai lavorato presso le aziende. Il tutto a ridosso delle elezioni provinciali 2013. È partendo da questi fatti che il gip del Tribunale di Siracusa Giuseppe Tripi, su richiesta della sostituta procuratrice Margherita Brianese, ha disposto il sequestro preventivo per due ex consiglieri provinciali accusati di aver fatto ottenere indebiti rimborsi a favore dei propri datori di lavoro. Coinvolti nell’inchiesta anche sei imprenditori.
Salvatore Andolina (Pdl) e Luciano Spicuglia (Pd) avrebbero simulato rapporti di lavoro in realtà inesistenti, e di certo non configurabili nel ruolo di dirigente. Ne è convinta la Procura aretusea che si è avvalsa del lavoro del Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri. Gli altri indagati sono Giuseppe Calleri, amministratore unico della Cooperativa elettromeccanica industriale Priolo (Ceip); Fabio, Alfredo e Luigi Foti, alternatisi nel ruolo di amministratore unico della cooperativa sociale Eden dal 2005 al 2014; e infine Paolo Mirko D’Amico e Sebastiano Bianca, già presidenti del cda della cooperativa Solaria, tra il giugno 2006 e l’ottobre 2012.
Nel complesso, il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 210mila euro ed equivale ai proventi che le aziende avrebbero ottenuto illecitamente dalla pubblica amministrazione. Per gli indagati, ai quali è stato notificata la chiusura delle indagini, l’accusa è di truffa aggravata.